La prima mossa del Pd
Sulle note di "Mi fido di te" di Jovanotti, il Partito democratico ha dato ufficialmente il via ieri alla campagna elettorale, lanciando una sfida tutta concentrata per ora sulle elezioni politiche e su quelle regionali anche se ha sottolineato la coordinatrice provinciale del partito Francesca Papais «nei Comuni ci sarà comunque da rimboccarsi le maniche».
Un occhio a Roma e uno a Trieste per gli esponenti del neonato soggetto politico: «Finalmente possiamo presentarci in maniera onesta perché non saremo costretti, il giorno dopo, a mediare sul programma ha spiegato il sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello . Questa campagna elettorale sancirà la fine dei partitini, che vanno demoliti non in quanto partitini, ma in quanto forze che si frappongono alla governabilità del Paese». «Il Pd ha aggiunto l'assessore regionale alla Viabilità Lodovico Sonego è stato un elemento scatenante della fine del centrosinistra così come lo abbiamo visto in questi anni, e siamo molto contenti del fatto che non abbiamo più niente da condividere con Diliberto e Pecoraro Scanio».
Sul piano nazionale, una campagna elettorale tutta in salita, ma sulla quale c'è chi è pronto a scommettere («Sono convinto che riusciremo a vincere pronostica Bolzonello : se non vinceremo alla Camera, vinceremo al Senato»). In Regione, una richiesta di conferma per il presidente uscente arrivata, tra l'altro, di sorpresa: «Siamo stati tutti presi alla sprovvista, anch'io ammette Sonego , dalla decisione dello scioglimento anticipato del consiglio regionale, ma è stata una decisione frutto della consapevolezza di Illy che la coalizione è in grado di reggere alla sfida». «Riccardo Illy, con il suo straordinario fiuto aggiunge Bolzonello , ha capito che era il momento di andare a vedere le carte, perché noi non abbiamo bluff».
Per gli esponenti del Partito democratico, il programma di Riccardo Illy può dirsi attuato al 90 per cento, anche se sottolinea Antonio Ius – «l'opera non è finita: occorrono altri cinque anni per affinare le scelte strategiche compiute». Dalla crescita economica al governo dei flussi migratori, dal risanamento dei debiti nella sanità all'impegno per una riperequazione delle risorse tra le province in favore di Pordenone, per la squadra di Illy è una promozione a pieni voti dal sindaco di Pordenone, «anche se punzecchia i nostri due assessori Moretton e Sonego hanno messo il veto per non farmi diventare presidente del Consiglio delle autonomie locali».
Il Pd che guarda agli appuntamenti elettorali è dunque, assicura Sonego, «un partito nei cui circoli si parla molto meno di ex Margherita, ex Ds e così via. Non c'è più l'equilibrio tra le liste, e anche le elezioni dei direttivi sono state fatte a prescindere da questi criteri». Quanto al programma, anche più breve di quello veltroniano: per Sonego, «un programma che assicuri una grande attenzione ai problemi della famiglia, che consenta a un giovane di sposarsi o comunque di rendersi autonomo a 25 anni, che affronti il problema demografico in maniera moderna e che abbia un'immigrazione governata».
Liberamente tratto da Il Gazzettino 20 febbraio 2008