14 Maggio 2009

ZANIN E SERRACCHIANI A CORDENONS 7 Maggio

La sala gremita di persone (oltre un centinaio di presenze) ha consentito di lanciare in grande stile la campagna elettorale in Città. La conoscenza diretta dei candidati alle rispettive cariche ha offerto ad iscritti e simpatizzanti del Circolo gli stimolo giusti per diventare protagonisti di una campagna elettorale fatta di contatti interpersonali in piazza e nel porta e porta.

Debora Serracchiani, particolarmente attesa, è intervenuta partendo innanzitutto dalla necessità di uno svecchiamento della politica, che non perda di vista i valori della tradizione ma che superi uno stallo comunicativo del tutto inefficiente. “Bisogna riappropriarsi -dice sicura- di parole come libertà e popolo che il centro destra pare aver sequestrato a suo uso e consumo”. In secondo luogo, ma non per importanza, ha continuato sui i temi del lavoro, della valorizzazione del territorio affinché la nostra Regione diventi davvero il cuore dell’Europa, della sicurezza e soprattutto dell’ambiente che dice di considerare “punto focale per cambiare la rotta dell’economia attuale e chiave di volta per superare la crisi in atto, grazie alla ricerca e allo sviluppo delle energie rinnovabili”. Con felice formulazione ha affermato che: “Abbiamo bisogno di realizzare un “capitalismo moderno” in cui i principi etici si intreccino con le necessità economiche per creare un nuovo modello di società oltre la transizione della crisi”.

Il candidato Zanin, presa la parola, dice di sentirsi in perfetta sintonia con Debora e che i punti chiave da lei delineati verranno declinati in ambito provinciale. La svolta ambientale di una “economia verde” e l’investimento sui giovani con la formazione e il miglioramento dell’accesso al lavoro sono punti cruciali del programma. Poi aggiunge che c’è un altro punto decisivo: “Sarà strategico dare all’Ente provincia un ruolo di regia che valorizza le specificità dei territori comunali e non accentra attività in proprio come ha fatto il centro-destra di De Anna e Ciriani che, emblematicamente con Pordenone Pensa, ha gestito iniziative sottraendole al giusto protagonismo plurale dei Comuni, appesantendo così di costi ulteriori l’Ente intermedio”. Ma questo non basta. Zanin sostiene che: “E’ giunto il tempo in cui la politica la deve smettere di essere “conveniente” per i politici e ritorni ad essere espressione del desiderio popolare coniugando concretezza e prospettiva di valori chiari e fondanti una comunità coesa”. “È necessario riscoprire e ridonare valore all’unità grazie alla quale dobbiamo saper comunicare, tra di noi e agli elettori, in modo convinto e convincente”. Continua ancora: “La politica non può e non si deve limitare ad una buona amministrazione, bensì deve essere in grado di orientare ed avere una visione sul futuro, compiendo i necessari sforzi per dare una direzione verso un nuovo futuro alla collettività”.

Il pubblico ha applaudito convinto avendo ascoltato e “interrogato” due candidati capaci che stanno mettendo la loro faccia con grinta e limpidezza. Il Partito Democratico ha rialzato la testa, la campagna elettorale è partita.

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