L’incenerimento non è una soluzione sostenibile
Territorio già di per sé sottoposto ad un forte impatto ambientale, così com’è schiacciato tra assi
viari molto trafficati e la base militare più grande d’Europa, numerosissimi insediamenti industriali
ed un’agricoltura che usa diffusamente pesticidi e fertilizzanti. I cittadini avvertono questo
problema – e lo si è visto di recente sia nella stampa sia nelle manifestazioni di piazza – e
sollecitano una risposta.
Il buon senso civico di città e provincia, peraltro già dimostrati, permetterà di ridurre la
quantità di rifiuti da bruciare, riducendo progressivamente danni ambientali e impegni economici.
Sulla base di ciò, in vista della manifestazione dei Comitati per la Difesa dell’Ambiente
prevista per domani 23 ottobre in città, il Circolo desidera far pervenire il suo appoggio nel
mantenere alto e continuo l’ impegno nell’accantonare l’incenerimento e potenziare il nostro che è
un sistema basato sulla riduzione, riuso e riciclaggio dei materiali post-consumo.
Il Circolo pordenonese invita inoltre gli estensori del Piano Regionale dei Rifiuti a prendere
in considerazione la possibilità di utilizzare nello smaltimento trattamenti Meccanico-Biologici
come l’estrusione per attrito, in impianti simili a quello realizzato a Vedelago (TV), che non
sviluppano né fumi né ceneri tossiche, premiati come miglior sistema di risparmio economico per
la chiusura del ciclo rifiuti dalla Bocconi di Milano.
Ufficio stampa del PD di Pordenone – Walter Manzon (segretario)
Pordenone 22 ottobre 2010