Un fiore in memoria di una donna che faceva del bene alle donne
Una donna che curava i mali con le sue erbe, aiutava a far nascere i bambini, li accudiva nelle malattie. Sapere far del bene, in quei tempi, poteva essere sinonimo anche di sventura.
Una guaritrice, che conosceva i segreti del far nascere, rappresentava un potere troppo forte che collideva con il “potere” di allora.
Fu inquisita per questo e lasciata morire in carcere nel 1651.
Per le donne di oggi lei rappresenta un simbolo della discriminazione del mondo femminile portatore di conoscenze e saperi, che non mira al potere per il potere, ma solo all’unico scopo di elargire conoscenze di vita.
Troppo innovativo per allora il suo modo di agire, e forse anche per il mondo odierno, dove le donne, solo per il loro perseguire il bene vengono incriminate in molti paesi non democratici, e nei paesi più evoluti tenute a distanza dal potere, perchè ad esso concorrenziali.