Elezioni: i 6 punti per Trieste
“Il Pd ha un’idea chiara di Trieste: una città con un forte ruolo internazionale, che investe su porto, sulla scienza e sull’innovazione. Una città aperta e solidale. In questi anni abbiamo realizzato grandi risultati grazie al lavoro svolto dal Pd in modo corale in città, in regione e al Governo, e chiederemo ai nostri parlamentari di portarlo avanti con decisione”. Lo afferma Giancarlo Ressani, segretario del Pd di Trieste, che oggi in una conferenza stampa ha presentato le linee programmatiche del partito per la città in vista delle elezioni del 4 marzo. All’incontro è intervenuta anche Tatiana Roic, esponente della comunità slovena, candidata al Senato nel proporzionale.
Ressani ha esposto i sei punti del Pd per Trieste: rafforzare il ruolo internazionale della città, investire sul porto, sui centri di ricerca e sul turismo; contrastare la povertà e i rigurgiti fascisti.
Nel dettaglio, potenziare il ruolo internazionale della città grazie alle opportunità offerte dal Porto Nuovo, da Porto Vecchio e da Esof 2020. Combattere ogni forma di fascismo e di intolleranza attraverso strumenti di integrazione e di inclusione reddituale. Contrastare la povertà rafforzando quanto già fatto dal Governo con misure importanti come la Mia (Misura di inclusione attiva) e il Rei (Reddito di inclusione). Rafforzare la centralità del porto e la sua integrazione con il resto del sistema portuale e infrastrutturale del Fvg per continuare a creare posti di lavoro, partendo dalle 250 recenti assunzioni nello scalo triestino. Favorire una maggiore integrazione tra centri di ricerca e mondo delle imprese, puntando in particolare sulle energie verdi e la sostenibilità ambientale. Aumentare l’offerta turistica con nuovi strumenti di valorizzazione del patrimonio culturale, attraverso i percorsi teatrali, religiosi, storici.
Tatiana Roic ha condiviso i sei punti programmatici: “E’ anche su questo che mi impegnerò se sarò eletta in Parlamento. La mia candidatura nasca dal mio impegno nella società civile e nel mondo della cultura: creare ponti tra culture è da sempre un punto fermo mia storia personale e professionale. Credo inoltre che il ruolo della comunità slovena possa essere cruciale nelle relazioni con la Slovenia e i Balcani, e con l’Austria, all’interno di un quadro europeo che deve essere il nostro punto di riferimento più importante”.