Sanità: Spitaleri, rimandata a settembre la fase di ascolto
“Il famoso ascolto è una chiacchiera per imbonire i creduloni”
“La giunta Fedriga, che doveva ascoltare e confrontarsi prima di mettere le mani sulla sanità e procedere con la controriforma, chiede ai saggi, appena insediati dopo i roboanti annunci di inizio luglio, di fare tutto nel mese di agosto rinviando la fase d’ascolto a un momento successivo, a settembre. Non comprendiamo: non era la fase di ascolto il nucleo da cui sarebbe partita l’azione della Giunta? O c’è molto ottimismo oppure qualcuno ha già le idee chiare e il famoso ascolto è una chiacchiera per imbonire i creduloni, con buona pace di operatori, sindacati e associazioni”. Lo afferma il segretario del Pd Salvatore Spitaleri, commentando la notizia della prima riunione del tavolo di lavoro degli esperti per il miglioramento del sistema di governance del Servizio Sanitario regionale.
“Nonostante nell’atto costitutivo vi sia il richiamo ai “livelli essenziali e uniformi di assistenza con particolare riferimento alla fase assistenziale e riabilitativa” e nonostante avessimo indicato assieme alle categorie l’opportunità di un coinvolgimento delle professioni sanitarie, la Giunta procede fuor per fuori senza ascoltare nessuno. Del resto, è più utile ascoltare i no vax piuttosto che far confrontare i saggi con la commissione sanità del Consiglio Regionale, così come è forse prudente non far audire i direttori delle aziende. E quello che dovrebbe essere un tavolo di tecnici autonomo e indipendente, per quanto si ignorino i criteri per cui qualcuno è stato chiamato e qualcun altro è stato escluso, si apre ascoltando l’indirizzo dell’assessore alla Salute, che potrà essere solo politico. L’ascolto si farà poi, quando tutto sarà deciso”, ha aggiunto.
“Riccardi non può non ricordare – ha aggiunto Spitaleri – che il presidente Fedriga vuole portare in aula entro la fine dell’anno la riforma della sanità ma anche la grande legge sulla famiglia, oltre ovviamente alla legge di stabilità. Non sappiamo se i 200 milioni del tesoretto saranno oggetto di una manovra apposita a settembre oppure entreranno nella finanziaria, ma in ogni caso si profila un ingorgo in Consiglio che sarà interessante veder sbrogliare“, ha concluso.