Aspi: un solo vincitore, il cittadino italiano
L’ACCORDO GOVERNO-ASPI COMMENTATO DA MARCELLO GUAIANA
Più Stato, più sicurezza, più controlli, più innovazione tecnologica, meno tariffe e nessuna azione azione legale del concessionario Aspi. Questo in sintesi l’accordo raggiunto tra il Governo e Atlantia, che vede prevalere finalmente l’interesse pubblico del cittadino italiano.
In questa negoziazione aspra un plauso particolare va alle posizioni ferme ma responsabili del Partito Democratico, che attraverso la ministra Paola De Micheli ha contribuito alla decisione presa dal Consiglio dei Ministri. L’obiettivo è salvaguardare il lavoro, porre come priorità la sicurezza delle infrastrutture e quindi della mobilità, trovare strade per non creare ulteriori aggravi per la finanza pubblica (come il danno erariale).
E’ stato così possibile rimediare agli errori del passato Governo proponendo un patto transattivo ad Atlantia che prevede una serie di controlli più severi, con linee guida omogenee sulla sicurezza di ponti e gallerie, obbligo di valutazioni terze sullo stato delle opere e il mantenimento degli investimenti programmati.
Una partita complessa, in cui bisognava tenere conto della situazione di recessione economica, causata dell’emergenza Covid 19, e al tempo stesso difendere l’interesse dei cittadini al netto delle puntuali responsabilità di Aspi che passeranno al vaglio delle opportune sedi giudiziarie.
L’intervento di Cassa Depositi e Prestiti per acquisire il controllo nel CdA di ASP appare quindi come la migliore garanzia per tutti, cittadini, imprenditori, piccoli e grandi investitori in un momento così critico, in cui sono necessarie scelte che offrono stabilità, sicurezza e fiducia nel futuro e che contrastino l’apertura di altri fronti e aree di crisi.