Covid: da Fedriga ancora lamenti
SHAURLI: FVG PENULTIMO IN ITALIA PER TURISMO
“C’era da aspettarselo. Fedriga mette in campo di nuovo la sua unica strategia: lamentarsi e scaricare su altri. All’ordinanza del ministro Speranza, la prima reazione del presidente è stata chiedere ancor di più al Governo. In altre circostanze non ha esitato a mobilitare la Protezione civile e i Forestali regionali, ci si chiede se stavolta il motivo sanitario non sarebbe più fondato”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, a seguito dell’appello di forniture mediche rivolto dal presidente Fvg Massimiliano Fedriga al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri.
Ricordando che “Fedriga governa questa Regione da oltre due anni e non è in grado ancora di vantare un risultato che sia uno, si tratti di migranti, di economia o di riforme”, Shaurli auspica che “Arcuri gli fornisca subito almeno una decina di test rapidi specifici per i suoi assessori in rientro da vacanze all’estero, a partire da quello al turismo che, probabilmente troppo stanco di decantare le bellezze della nostra Regione, si è rifugiato in acque internazionali”.
Per il segretario dem “la vicenda di Bini farebbe ridere, se non segnasse la fallimentare gestione della promozione turistica, sancita dal penultimo posto del Fvg tra le Regioni nel rating reputazionale del turismo. Più per questo e per la sua inesistenza nelle politiche industriali, andrebbe ripensata la sua permanenza in Giunta. Nel vicino Veneto per molto meno non si viene ricandidati “.
“E non basta – aggiunge Shaurli – perché ogni giorno riceviamo segnalazioni da cittadini che, al rientro da un viaggio, responsabilmente si rivolgono ai servizi sanitari e non riescono a prendere la linea per ore, non hanno risposte chiare e spesso, nonostante la richiesta di tampone non vengono nemmeno ascoltati. Perciò Fedriga abbandoni per un attimo i suoi incubi romani, richiami i suoi assessori in Regione e inizi subito a fare qualcosa, quello che può fare lui direttamente con i suoi poteri di presidente. Senza cercare nemici e lavorando, almeno per una volta”.