I furbetti della Cig e la Questione settentrionale
Il commento del responsabile Economia Pdfvg Renzo Liva alla notizia che sarebbero oltre tremila le aziende italiane i cui dipendenti avrebbero ricevuto indebitamente la cassa integrazione da crisi Covid, 13 in Veneto, 20 in Friuli Venezia Giulia.
Quella di risolvere tutto con un click, come volevano i populisti e la destra alla conquista del Sud, pare non sia stata una grandissima idea. Lo abbiamo capito con i 600 euro e lo vediamo con i furbetti della Cig. E si comprendono meglio i “famigerati” controlli delle banche “cattive”, che però non di rado sono tirate per la giacchetta a erogare finanziamenti ad aziende in difficoltà anche grave già da prima del Covid. Resta il fatto che un Paese che vuole crescere non può essere imbrigliato e bloccato per colpa di certa ”malaimpresa” (attendiamo proteste indignate da qualche impettito vertice di categoria nazionale). E resta anche il fatto che una disparità così netta di legalità e illegalità come quella fra Nord e Sud non può essere tollerata e alla lunga diventa distruttiva. Se non lo è già.
La solidarietà nazionale e l’uguaglianza fra i cittadini italiani infatti passa, anche e forse prima di tutto, dal rispetto di parametri di legalità adeguati su tutto il territorio nazionale. Se ci sono differenze reali, documentabili, oggettive, anche gli strumenti di intervento dello Stato debbono essere flessibili e tenerne conto prevedendo griglie più o men rigide, condizioni più o meno di favore, a seconda dei contesti socioterritoriali di applicazione. Il che non significa chiudere gli occhi e lasciar correre.
Perché il metodo potrebbe essere fin troppo apprezzato e suscitare appetiti a prescindere dalle latitudini. E qui torniamo alla questione settentrionale: esiste un Nord che va aiutato nella sua economia trainante per l’intero Paese. Ma è un Nord che comincia a mostrare qua e là brecce pericolose, infiltrazioni inquietanti e istanze di assistenzialismo che vanno combattute con politiche di investimenti, politiche industriali, di rigenerazione urbana ed ambientale che devono rendere tutti orgogliosi di vincere le sfide, non di abbeverarsi a qualche rivolo.
Ultima annotazione, che poi non è tanto ultima: per finte assunzioni per incassare la Cog, ci sono 13 aziende nel mirino in Veneto e 20 in Fvg. Non va affatto bene.
La notizia come si legge sul sito del Gazzettino: