21 Settembre 2020

Stare al governo FVG li fa sentire padroni

SHAURLI: SI SENTONO SOPRA LE REGOLE / SERRACCHIANI: RICCARDI INSOFFERENTE A OGNI CRITICA

“Preoccupa come stare al governo faccia sentire ‘padroni’ e al di sopra di regole e leggi anche chi dovrebbe avere esperienza. L’impegno nessuno lo mette in dubbio e se non si può utilizzare l’autista si può utilizzare la propria auto privata come fanno molti. Ciò che colpisce davvero è il cambio di clima: questa Regione è stata la prima ad abolire i vitalizi e ridurre i costi dei consiglieri. Ora la Lega al potere moltiplica cda e portavoce a spese dei cittadini, si sente al di sopra delle regole nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Ricordiamo come da parte delle stesse persone che ora si sentono al di sopra delle legge, sono arrivati attacchi feroci e alla fine ingiustificati su inezie come l’albergo diffuso”. E’ il commento del segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli alle notizie emerse su un possibile uso improprio dell’auto di servizio della Protezione civile regionale da parte dell’assessore Riccardo Riccardi, che ha la delega alla PCR.

“Nelle parole con cui Riccardi si autodenuncia dell’uso improprio di un’auto di servizio della Protezione civile – indica la parlamentare Debora Serracchiani – c’è l’arroganza di chi sente al di sopra delle regole e, alla fine, al di sopra degli altri. L’astio difensivo di Riccardi rivela la sua nota insofferenza a ogni critica. Quando si autodefinisce ‘capo della Protezione civile’ Riccardi sbaglia di grosso ma ci fa capire come lui si consideri e svela la grave confusione tra politico e tecnico che lui incarna e addirittura rivendica. Tranne ovviamente quando il ruolo di ‘capo’ diventa scomodo e allora il ‘politico’ Riccardi prende le distanze e le responsabilità della nave-Covid sono tutte del direttore di AsuGi. O del direttore di Promoturismo, su cui sarà interessante sapere che ne pensa l’assessore Bini.

Il Piccolo, 20 settembre 2020

Il Pd mette sotto tiro jeep e auto di servizio di Riccardi e Gomiero

Non c’è legislatura senza che scoppi un caso sull’uso improprio di auto blu e macchine di servizio. In passato la questione è stata sollevata dalle Procure e dalla Guardia di Finanza, portando anche a conseguenze penali, stavolta è l’opposizione a voler gettar luce su presunti utilizzi allegri delle auto di rappresentanza da parte del centrodestra. Nessun esposto è partito, ma la richiesta di documentazione agli enti competenti segnala il nervosismo serpeggiante nel Pd. Nel mirino finiscono episodi riguardanti il vicepresidente Riccardo Riccardi e il direttore di PromoTurismo Fvg Lucio Gomiero. Fra i dem nessuno ne parla apertamente ma, nella prossima riunione di gruppo, verranno esaminate le carte fornite dalla Direzione centrale della Protezione civile, in merito ai permessi dati fra marzo e maggio per l’utilizzo di veicoli a persone non dipendenti della struttura. La richiesta di chiarimenti è stata presentata dall’ex presidente del Consiglio Franco Iacop: l’esponente Pd spiega che «a seguito di alcune segnalazioni sull’utilizzo improprio dei mezzi, abbiamo chiesto di conoscere i regolamenti. Ci hanno spiegato che per guidare le auto targate “Pc” occorre una patente speciale». La domanda è apparentemente generica, ma collegata in realtà alla circolazione di alcune fotografie di una jeep della Protezione civile parcheggiata spesso durante l’emergenza Covid sotto casa del vicepresidente Riccardi (che ha già in dotazione autista e auto blu). «Noi – dice Iacop – abbiamo voluto approfondire le procedure per trasparenza e per farla finita col chiacchiericcio, ma non compete alla politica verificare chi e come utilizza i mezzi». Ma a rivendicarne l’uso è proprio Riccardi: «Che il capo della Protezione civile non possa usare l’auto in un momento di emergenza, è ridicolo. Se qualcuno pensa di divertirsi a mettere in discussione il fatto che uno in qualche occasione ha mandato a casa il suo autista e preso una macchina di servizio, vorrà dire che la prossima volta l’emergenza la gestirà lui e andrà di domenica a visitare le strutture necessarie a far fronte l’epidemia, come ho fatto io con quell’auto. Non sono andato in gita e sarà un piacere spiegarlo al Pd». Riccardi si dice «assolutamente tranquillo: gli assessori hanno diritto a macchina e autista, ma mi è capitato di tornare di notte dalla sede della Protezione civile. Non mi pare di dover giustificare quanto fatto in questi mesi, in cui ho letteralmente vissuto nella sede di Palmanova. Se la legge dice che non si può si cambi la legge o mi si arresti». Iacop non ne fa però un caso personale e ne profila subito un secondo, chiedendosi se «sotto questa amministrazione regionale ci sia un uso disinvolto delle auto di servizio. Presto potrebbe essere fatto un accesso agli atti anche a PromoTurismo Fvg, augurandoci ovviamente che tutto sia a posto e nella convinzione che non ci siano stati abusi». Il Pd sta valutando la richiesta di un approfondimento sulle vacanze del direttore Gomiero, già duramente criticato dalle opposizioni, che lo hanno invitato in audizione in Consiglio regionale per presentare il lavoro svolto nella prima parte del mandato. Il centrosinistra lo accusa di aver chiuso per ferie l’ente di promozione proprio nella settimana di Ferragosto e ora dà credito alle voci che vorrebbero Gomiero partito per la villeggiatura a bordo di un’auto di servizio non destinata a impiego privato. Il direttore prende tempo: «Parliamo di auto usate da diverse persone, la cui gestione in PromoTurismo è tracciata e quindi è possibile vedere le attività svolte per missioni, incontri e uso personale». Quella delle auto più o meno blu è una maledizione di ogni quinquennio. Il caso più eclatante è quello dell’ex deputato ed ex presidente del Consiglio Edouard Ballaman: nel 2012 l’ex leghista fu condannato a un anno per peculato dopo aver abusato della macchina di rappresentanza. Decine i viaggi privati contestati, dal passaggio all’aeroporto di Malpensa per partire in viaggio di nozze a quello dal notaio per firmare il rogito della casa al mare. Decisamente più sfumata la vicenda toccata in sorte nella legislatura successiva all’ex assessore regionale Paolo Panontin, a processo per presunto uso improprio dell’auto blu: all’esponente dei Cittadini e al suo autista sono state contestate le ipotesi di concorso in peculato, truffa aggravata e falso. Al conducente si imputano percorsi extra lavorativi fra casa e luogo di impiego, autorizzati da Panontin, che dal canto suo in un’occasione si sarebbe fatto accompagnare a Muggia per un pranzo non legato a ragioni di rappresentanza. I fatti risalgono al 2013, quando la Procura indagò ricorrendo addirittura a intercettazioni telefoniche e installazione di antenne gps sulla macchina. Panontin si è sempre difeso dicendo che il pranzo era con esponenti della giunta comunale di Muggia e che tutte le giunte regionali permettono agli autisti a fine servizio di posteggiare il mezzo a casa propria e non nei garage della Regione.
(Diego D’Amelio – Il Piccolo, 20 settembre 2020)

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