Da Fedriga appelli all’unità e attacchi ai sindaci
SHAURLI: SI CHIEDE AUTONOMIA E SI PREFERISCE DECIDA IL GOVERNO
A Fedriga lo sdoppiamento di personalità fra quella prioritaria di segretario della Lega e quella a malincuore di Presidente di Regione riesce sempre meno.
Si chiede autonomia ma poi si preferisce decida il Governo, si fanno appelli all’unità e il giorno dopo si attaccano sindaci o si invita alla ribellione. Capiamo il modello Trump ma ci chiediamo, ad esempio, se il sindaco Dipiazza che invitava a ribellarsi alle regole dopo una settimana, con questi numeri, lo chiede ancora e Fedriga con lui.
Se si vuole unità non pretendiamo si riconosca che grazie al PD in assestamento ci sono risorse per imprese, operatori turistici ed esercenti ma chiediamo, questo sì, che si lavori con rispetto, serietà e trasparenza.
Se Fedriga ha seguito il capo Salvini che diceva non ci sarebbe mai stata una seconda ondata Covid e la mascherina non serviva più, forse si spiega perché le scelte vengano prese adesso e senza alcuna condivisione con i territori, forse si spiega come il sistema di tracciamento sia completamente saltato, come si attenda ormai settimane per risposte spesso diverse da azienda ad azienda, come i dipartimenti di prevenzione non siano stati rafforzati insieme alla sanità di territorio ed alla collaborazione con distretti e Sindaci.
Facciamo ora tutto ciò che serve per il bene dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, rafforziamo la nostra sanità pubblica, andiamo meno in piazza e lavoriamo tutti per rimanere in zona gialla.
Se non dovesse succedere le responsabilità non sono certo di Sindaci o operatori sanitari ma della sottovalutazione e del tempo perso in polemiche e propaganda di chi in Regione governa.
Cristiano Shaurli