Covid: comprendere “l’incomprensibile”
SHAURLI: PERCHE’ SIAMO “ARANCIONI” E COME USCIRNE
Proviamo a comprendere “l’incomprensibile”. 21 parametri scientifici concordati fra Governo e territori e noti a tutti da tempo individuano i “colori” delle diverse Regioni e le eventuali misure restrittive
Il Friuli Venezia Giulia peggiora in due di questi:
1) la percentuale di positivi su tamponi fatti al netto di quelli di controllo (oltre il 25 % cioè più di uno su quattro risulto positivo al primo tampone…mica bagigi!)
2) la percentuale di indagini epidemiologiche effettuate (ovvero il tracciamento, capire chi rischia di essere stato contagiato e… non so voi ma io ricevo quotidianamente telefonate di persone che aspettano di fare il tampone, di famiglie con persone positive in casa o contatti che non sanno come comportarsi e non ricevono più indicazioni)
In più il nostro indice di trasmissione è, per fare un esempio, più alto di quello del Veneto, Regione che ha purtroppo vissuto momenti difficili, ricordate Vo’ Euganeo, ma fa solo oggi oltre 50.000 con poco meno di 5 milioni di abitanti noi 5000, lascio a voi proporzioni e paragoni.
Ora sembra che l’unico vero problema sia “ma noi avevamo fatto un’ordinanza regionale l’altro ieri”. Bene, ma cosa c’entra?!
Bene che tre presidenti di Regione trovino un accordo per nuove misure, non cambio idea su questo, la Provincia di Bolzano ha chiuso, per fare un esempio, bar e ristoranti già da 15 giorni ma i parametri rimangono quelli di cui sopra, quelli fotografano lo stato del virus e le difficoltà dei sistemi sanitari nelle diverse Regione punto.
Ora abbiamo due opzioni
Possiamo discutere se il Governo doveva dircelo prima, possiamo dire che ora i parametri concordati non ci piacciono più, possiamo continuare a raccontare che stiamo meglio di tutti o altri sono molto peggio di noi, possiamo sbraitare che è persecuzione politica (l’Emilia Romagna è arancione come noi, la Toscana addirittura zona rossa) possiamo farci ridere con sindaci che chiedono di cambiare colore o possiamo anche fare nuove manifestazioni in piazza magari con politici e sindaci che attaccano il Governo invece di provare a dare risposte.
Possiamo prendere atto dei dati, del fatto che questa settimana per contagi e purtroppo decessi è stata la peggiore in assoluto per il Friuli Venezia Giulia. Possiamo prendere atto che il tracciamento è saltato, che fare un tampone è ormai un’impresa, che anche la nostra sanità è in emergenza ed i nostri operatori allo stremo e che molte famiglie e territori sono preoccupati e disorientati.
Io scelgo la seconda opzione, oggi non mi interessano colpevoli, la situazione è difficile per tutti e la prima priorità deve essere la salute delle persone e sconfiggere questo dannato virus.
Per farlo però la propaganda o lo scaricabarile non servono a niente, al limite a farci andare in zona rossa, serve impegnarci tutti, lavorare e fare le scelte che ci permettano fra 15 giorni di tornare in zona gialla.