Morte Giraldi: aveva arte delicata e profonda
ROJC: SE N’E’ ANDATO IN GIORNATA DI BORA E FREDDO, SUL CARSO DOV’ERA NATO
“Sloveno per parte di madre, istriano per parte di padre, Franco Giraldi ha portato in sé la sensibilità della sua terra. Ho avuto l’onore di conoscerlo in uno straordinario momento del festival del cinema a Trieste e di mediare in sloveno un suo ritratto televisivo. Se n’è andato in una giornata di bora e di freddo. Sul Carso, dove era nato e di cui parlava con nostalgia”. La senatrice triestina Tatjana Rojc ricorda il regista, sceneggiatore e critico cinematografico Franco Giraldi, scomparso la sera del 2 dicembre, affetto da Covid-19.
“Giraldi aveva sviluppato un’arte delicata e profonda – aggiunge Rojc – nel raccontare anche le storie delle nostre terre riprendendo autori come Quarantotti Gambini, Stuparich, Vegliani. Pur lavorando con grandi registi e grandi attori ha mantenuto una sua ‘scontrosa grazia’ che scaturiva dalla sua naturale riservatezza. Parlava poco di sé, intrecciando il sapere con una particolare consapevolezza delle grandi lezioni della storia”.