Vaccini: ascoltare preoccupazioni medici
SHAURLI: NON FUNZIONA METODO AUTORITARIO E MEDIATICO
“Ora tutti, a partire da Fedriga, dismettano sottovalutazioni e pongano come centrale la campagna vaccinale. Si ascolti subito l’allarme dei medici, sul fronte in tutti questi mesi, e la loro preoccupazione per come andrà avanti la vaccinazione in questa Regione. Non si possono ignorare o sottovalutare le richieste ripetute di confronto e dialogo, anzi è fondamentale dare attenzione alle segnalazioni dei medici in questo momento delicato. Bisogna ricostruire un clima di fiducia tra il vertice politico-amministrativo e gli operatori della sanità regionale. Non funziona, lo si è visto, il metodo autoritario e mediatico adottato da Fedriga, non basta più l’effetto speciale o la diretta Facebook: qui ci sono professionisti, persone con grandi competenze che bisogna cominciare a rispettare”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, a proposito della nota con cui l’Associazione ANAAO-ASSOMED denuncia le “discutibili modalità con cui la campagna vaccinale è stata iniziata in Friuli Venezia Giulia”.
Il testo della nota che la segreteria ANAAO regionale ha diffuso agli organi di stampa, all’assessore e alla direzione centrale Salute.
Nota ANAAO-ASSOMED 28 Dicembre 2020 A scanso di equivoci: l’Associazione ANAAO-ASSOMED ,senza se e senza ma , è a favore delle vaccinazioni anti COVID. Ma non possiamo tacere sulle discutibili modalità con cui la campagna vaccinale è stata iniziata in Friuli Venezia Giulia. Ieri pochi “fortunati” sono stati convocati a Palmanova presso la sede della Protezione Civile regionale e a favore di telecamere e di giornalisti hanno ricevuto la prima dose del vaccino. Evidente la volontà di avere testimonials eccellenti per facilitare la adesione alla campagna anti COVID, ma l’Associazione dei Medici Dirigenti del Servizio Sanitario pubblico avrebbe senza dubbio scelto personale ( medici infermieri operatori sanitari) esposti in prima linea nei reparti e nelle strutture a diretto contatto con i pazienti positivi al COVID. Non certo a chi è lontano da quei luoghi. Non sono stati resi noti i criteri scelti per i primi “ fortunati”. Non sono state rese note le priorità per le vaccinazioni. All’ istituto Burlo Garofalo di Trieste e al CRO di Aviano non risulta nessuna comunicazione ufficiale a tutto il personale sanitario, forse solo ai Direttori di Struttura. A Udine solo una promessa verbale di apertura di agende per la prenotazione. A Trieste e Gorizia una vergognosa circolare interna dell’ ASUGI informa il personale che le prenotazioni potranno essere fatte tramite CUP o call center o farmacie abilitate. Chi prima prenota prima potrà vaccinarsi. Alla faccia dei criteri di priorità, con inconcepibili perdite di tempo per medici ed infermieri che fuori orario di servizio dovrebbero prenotare un servizio che spetterebbe d’ ufficio alle direzioni aziendali. Una visione burocratica amministrativa che non è degna di una società civile. Protestiamo per questo e chiediamo ufficialmente il ritiro di tale circolare dell’ASUGI. Se questo è il grado di considerazione per il personale che ha combattuto oltre ogni limite la pandemia, riteniamo che l’Assessore Riccardi e la Direzione centrale alla salute debbano invertire la rotta. Oppure sarà chiaro che siamo trattati come carne da macello al fronte di una guerra non ancora vinta