19 Marzo 2021

Alpi-Hrovatin: vivo il ricordo e l’impegno per verità

ROJC: GIOVANI PORTINO AVANTI IL TESTIMONE

“A 27 anni dall’assassinio a Mogadiscio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, rimane vivo non solo il ricordo, ma l’impegno dei due caduti sul campo, alla ricerca della verità. E per loro, per le loro famiglie, per quanti onorano il mestiere difficile di giornalisti d’inchiesta abbiamo il dovere di chiedere ancora e a gran voce chiarezza, giustizia, ma soprattutto verità”. E’ la riflessione della senatrice Tatjana Rojc nel 27/mo anniversario della morte della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin, uccisi a Mogadiscio il 20 marzo 1994 in circostanze mai chiarite.
“Su questa vicenda abbiamo fatto assieme alla Treccani qualche anno fa – ricorda la senatrice – un lavoro con gli studenti di alcuni licei triestini: sono loro che devono portare avanti il testimone, affinché la memoria non si spenga, affinché non si spenga la sete di verità”.
“Faccio mio il motto #NoiNonArchiviamo perché – continua Rojc – troppi sono i casi archiviati nella nostra storia repubblicana. Invece è necessario perseguire l’origine del male, il motivo e i mandanti che determinano le morti violente. Non può esserci futuro democratico senza una lealtà ai valori fondanti che determinano l’essenza della nostra Repubblica per cui – conclude – sono caduti anche Ilaria Alpi e Miran Hrovatin”.

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