Covid: con ristori case di riposo riducano rette aumentate
SPITALERI: ITIS A TRIESTE E QUIETE A UDINE HANNO GIA’ ALZATO CONTRIBUTO CHIESTO A FAMIGLIE
“A fronte dell’intervento della Regione a sostegno delle case di riposo è doveroso che i soggetti beneficiari recedano dagli aumenti già decisi a carico degli ospiti: si tratta letteralmente della vita di centinaia di famiglie e dei loro anziani, non solo di imprese private o di soggetti di diritto pubblico”. Lo afferma il membro della commissione Paritetica Stato-Regione Salvatore Spitaleri, in merito alle dichiarazioni dell’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, sull’intenzione dell’Amministrazione regionale di intervenire con un sostegno a beneficio delle residenze per gli anziani che hanno subito delle perdite.
“L’assessore Riccardi lo scorso luglio – ricorda l’esponente dem – rassicurava di voler evitare aumenti delle rette e diceva di avere già una valutazione di maggiori costi e minori entrate sostenute dalle case di riposo, ma intanto proprio le strutture pubbliche più importanti di Trieste e di Udine, l’Itis e la Quiete, hanno alzato il contributo richiesto alle famiglie. E delle famiglie che hanno a carico un anziano bisogna occuparsi non meno delle imprese. Allora adesso – sottolinea Spitaleri – è il momento di fare sul serio: la Regione dia i ristori ed eserciti una funzione calmieratrice”.
“Le risorse siano date in ragione della qualità dei servizi offerti e aggiunge Spitaleri – della disponibilità all’accoglienza e assistenza e non solo sulla base di meri meccanismi economico-finanziari”.
E’ intervenuto sul tema anche il consigliere regionale dem Nicola Conficoni, che lo scorso 11 gennaio avevano chiesto con interrogazione alla Giunta di evitare l’aumento delle rette.
CONFICONI: GIUNTA TARDIVA SU SOSTEGNO A RSA IN CRISI
«Aiuti contro il caro rette arrivano ora che gli aumenti sono già effettivi»
«La giunta Fedriga continua a inseguire i problemi, dando risposte tardive a difficoltà che esistono purtroppo da tempo. La situazione di forte criticità in cui si trovano le case di riposo è nota da molti mesi e le sollecitazioni, sia del Pd sia delle strutture, non sono certo mancate. Ma solo ora, quando il bubbone è già scoppiato, si annuncia un intervento che risponde solo in parte alle stringenti difficoltà economiche in cui si trovano le strutture a causa della pandemia». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni, commentando l’annuncio dell’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi degli stanziamenti a favore delle case di riposo per ristori e maggiori costi sostenuti a causa dell’emergenza coronavirus.
«Meglio tardi che mai, è il caso di dire, peccato però che gli interventi finanziari annunciati oggi da Riccardi oltre ad arrivare con ritardo, sul versante delle maggiori spese coprono solo quelle sostenute lo scorso anno e su quello delle minori entrate sono privi delle norme attuative necessarie a far arrivare i soldi nelle casse delle Rsa. Nei mesi scorsi, in Stabilità, abbiamo chiesto di prorogare i sostegni anche per i maggiori costi nel 2021, visto che la pandemia non accennava a fermarsi. La proposta volta a evitare l’aumento delle rette deliberato da molte strutture, tuttavia, è stata cassata. Solo oggi che il problema è esploso anche all’Itis di Trieste, Riccardi corre ai ripari, peraltro limitandosi agli annunci».