Covid: Riccardi organizza ‘inquisizione’ per zittire medici
SHAURLI: DOPO UN ANNO VOGLIAMO VERITA’ NON COMPARSATE
“Inaccettabile la sorta di ‘inquisizione’ organizzata da Riccardi in versione Torquemada per zittire chi ogni giorno sta in corsia con i nostri malati, vede le condizioni reali della nostra sanità pubblica e sente il dovere di denunciarne le criticità. Un assessore incapace di ascoltare e infastidito da ogni segnalazione, una parte di informazione compiacente e quella dirigenza schierata sono ciò che ha contribuito a far sì che, mentre si raccontava il ‘siamo i migliori’, la nostra Regione avesse fra i numeri peggiori d’Italia come decessi, come tracciamento e diffusione del contagio. Il Pd non ha dubbi: siamo al fianco di medici, infermieri ed operatori della sanità pubblica perché sono quelli che per fortuna e fra mille difficoltà continuano a lavorare per la salute di tutti i nostri cittadini”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, dopo l’incontro fra l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi con i responsabili delle Aziende sanitarie e i sindacati degli anestesisti rianimatori.
“Dopo un anno di racconti di comodo – continua il segretario dem – vogliamo risposte vere non comparsate, chiarezza su numeri e dati reali delle terapie intensive, risposte sulle difficoltà nel tracciamento, sulle criticità nei nostri ospedali e nella sanità territoriale. Vogliamo quelle risposte che gli anestesisti rianimatori ribadiscono che non sono venute fuori nemmeno nell’incontro di Palmanova”.
Per Shaurli “la ‘strumentalità’ che lamenta Riccardi è solo sua: è far finta di niente, continuare con questa insopportabile e colpevole narrazione che ‘va tutto bene’. No non va tutto bene nella sanità di questa Regione, i cittadini lo provano sulla propria pelle ogni giorno e non certo per colpa di operatori che si sono spesi allo sfinimento, operatori che andrebbero solo ringraziati e non bacchettati – conclude – solo per le proprie, queste sì, strumentali esigenze politiche”.