Covid: Casellati “censura” interrogazioni scomode
ROJC: LETTERA A SPERANZA SU TERAPIE INTENSIVE IN FVG
“Stupore
e sconcerto per l’atto ‘censorio’ con cui la presidente Casellati ha
dichiarato irricevibile la mia interrogazione sulla gestione della
pandemia in Friuli Venezia Giulia: le ragioni di questa decisione
possono essere solo politiche, intese a far scudo alla giunta guidata da
Fedriga. Assieme ai colleghi Valeria Fedeli, Paola Boldrini, Gianni
Pittella, Vanna Iori, Andrea Ferrazzi, Francesco Giacobbe ho segnalato
il caso direttamente al ministro Speranza, trasmettendogli copia d’una
lettera del presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori
ospedalieri italiani al presidente della Regione, in cui si denunciano
discrepanze tra i veri numeri dei pazienti Covid gravi in terapia
intensiva e quelli dichiarati”. Lo rende noto la senatrice Tatjana Rojc
(Pd), dopo aver ricevuto comunicazione dalla presidente del Senato Maria
Elisabetta Alberti Casellati in merito all’irricevibilità di un suo
atto di sindacato ispettivo.
“Sono irricevibili le ragioni di questo
atto d’imperio della presidente – spiega Rojc – che in una telefonata ha
fatto riferimento all’autonomia della Regione Friuli Venezia Giulia,
evidentemente eludendo la recente sentenza della Consulta, la quale ha
sancito che ‘il legislatore regionale, anche se dotato di autonomia
speciale, non può invadere con una sua propria disciplina una materia
avente ad oggetto la pandemia da COVID-19, diffusa a livello globale e
perciò affidata interamente alla competenza legislativa esclusiva dello
Stato’. E quindi questo ambito – conclude Rojc – non può essere escluso
dalle prerogative ispettive dei senatori”.