Covid: chiesta deroga per spostamenti transfrontalieri
ROJC: OBBLIGO TAMPONE È PESANTE LIMITAZIONE
“Valutare l’opportunità di istituire una deroga da applicare alle aree a ridosso dei confini nazionali, per una fascia della profondità massima di 30 chilometri, entro la quale i cittadini dell’area Schengen che abbiano ricevuto almeno la prima dose del vaccino o siano guariti dal Cavid possano muoversi per effettuare incontri con familiari, fare acquisti di beni di consumo, espletare necessità di natura personale”. E’ la richiesta al ministro della Salute Roberto Speranza, formulata in una lettera di un gruppo di parlamentari del Pd, promossa dai senatori dem Tatajana Rojc e Alessandro Alfieri e sottoscritta anche dalle capogruppo al Senato e alla Camera Simona Malpezzi e Debora Serracchiani. L’iniziativa avviene mentre la Slovenia ha dato libero accesso senza quarantena, tampone o altro certificato ai cittadini residenti in Friuli Venezia Giulia.
I parlamentari sottolineano di aver “accolto con sollievo e fiducia quanto disposto nell’ultima ordinanza, che permette l’ingresso dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele, senza obbligo di quarantena. Si tratta sicuramente di un importante passo avanti, capace di dare fiato a un settore come quello del turismo, stremato da un anno di pandemia con le conseguenti chiusure e limitazioni ai movimenti”.
“Resta tuttavia l’obbligo – si ricorda nella lettera – di esibire all’arrivo nel nostro Paese un tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore che precedono l’arrivo in Italia. E’ una limitazione che fa sentire i suoi effetti più pesanti soprattutto nelle aree adiacenti ai confini, in cui la consuetudine agli scambi tra le persone è radicata e anzi va nella direzione di una progressiva integrazione dei servizi”.