31 Maggio 2021

Dirigente medico non vaccinato: Pd interroga in Parlamento

LORENZIN E ROJC: MINISTRO SPERANZA INTERVENGA SU “CASO DE MONTE”

Il “caso De Monte” è diventato nazionale, con le interrogazioni depositate in queste ore nei due rami del Parlamento, alla Camera attraverso l’iniziativa dell’ex ministro della Salute e deputata dem Beatrice Lorenzin e della senatrice dem Tatjana Rojc a palazzo Madama. L’attenzione del Pd ha inquadrato la sospensione della procedura concorsuale per la nuova guida della Struttura operativa regionale dell’Emergenza sanitaria (Sores) del Friuli Venezia Giulia e le insistenti e non smentite voci sulla mancata vaccinazione del direttore del Dipartimento di Anestesia e rianimazione di Udine, Amato De Monte, indicato alla guida della stessa Sores.

Le parlamentari, che ricostruiscono la successione fattuale e temporale che ha portato, “a procedura concorsuale aperta”, ad assegnare il dott. Amato De Monte alla Struttura operativa regionale Emergenza sanitaria a partire dal 1 giugno 2021 e richiamano le disposizioni di legge in materia di obbligo di vaccinazione del personale sanitario, chiedono al ministro di intervenire per chiarire “se sussistono elementi per intervenire sulla Regione affinché De Monte venga ricollocato o sospeso dall’incarico”.

Articolata la serie dei quesiti posti a Speranza: sui “presupposti e le condizioni per sospensione di una procedura concorsuale per l’incarico di direzione di struttura complessa”, sulla “procedura per il conferimento degli incarichi” e “sulla indennità di direzione di dipartimento nel caso di comando in una direzione di struttura complessa”.

Viene richiamato anche il Decreto Legge dello scorso 1 aprile 2021 “in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici”, dove all’art. 4 si dispone che: “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali (…) sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione. La vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati”. Lo stesso decreto dispone “la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2”.

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