Infrastrutture: Interporto Cervignano non è proprietà di partito
SHAURLI: OBIETTIVO ERA REALIZZARE PIATTAFORMA LOGISTICA INTERMODALE
“Le infrastrutture logistiche strategiche del Friuli Venezia Giulia non sono e non dovrebbero essere considerate proprietà di partito. La scioltezza con cui il coordinatore di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto si destreggia tra i nomi da indicare alla presidenza dell’Interporto di Cervignano pare molto slegata dalle competenze riducendosi ad una trattativa di poltrone e potere fra Lega e FdI. Il presidente Fulvio Tomasin, la cui figura è stata ricordata senza conoscerne scelte e nemmeno dati di bilancio, ha invece gettato le basi per la rinascita dell’Interporto, così come Zeno D’Agostino per il porto di Trieste e non solo. All’Interporto di Cervignano è stato dato un indirizzo ed una missione, ora riconosciuta vincente anche da chi stila i progetti per la ZLS di Udine. Abbiamo perseguito il generale obiettivo di integrazione tra gli interporti e i principali scali di Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro, con l’obiettivo di realizzare una vera piattaforma logistica intermodale, collegando e potenziando tutte le strutture già presenti. Per proseguire su questa strada vorremmo che competenze e conoscenza del territorio siano il criterio che anche la giunta Fedriga segue nelle nomine, evitando l’analisi del Dna politico per capire la percentuale di destra o di altro nei candidati. Se poi è solo una prova per certificare i mutati rapporti di forza tra Lega e FdI vorremmo che non ne facesse le spese la regione, la bassa friulana e la sua economia”.
Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, in merito alle ipotesi formulate sulla nomina del nuovo presidente dell’Interporto di Cervignano.