“Io sono Fvg”: marchietto che non porta un euro
SHAURLI: LE SFIDE DELL’AGROALIMENTARE SONO BEN ALTRA COSA
“Il rendiconto del presidente Fedriga su ‘Io sono Fvg’ conferma quanto diciamo da mesi: al netto dell’estetica di logo e nome, la sintesi è che abbiamo un adesivo da appiccicare ovunque, mascherine, giubbottino, locali, cibo e in futuro pare su un po’ tutto. Le sfide dell’agroalimentare però sono altra cosa: quanto valore in più è venuto ai nostri produttori con il marchietto? Abbiamo esportato un euro in più o ci siamo fatti di più conoscere nel mondo? Siamo arrivati meglio nei posti dove dobbiamo vendere le nostre eccellenze? Non pare”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando le dichiarazioni de presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, a un anno dal lancio del progetto “Io sono Friuli Venezia Giulia”.
Per Shaurli “è irresponsabile parlare di sostenibililità e origine senza che ci sia un ente di controllo e disciplinari di produzione a tutela dei consumatori. Ci sono persone che si fanno in quattro per produrre bio, Dop, Doc o igp: sono iper controllati, ci fanno conoscere nel mondo e al loro impegno dobbiamo rispetto. E allora parliamo seriamente di qualità certificata e a prova di repressione frodi, perché – aggiunge il segretario dem – se parliamo di ‘Io sono Fvg’ al limite si può dire se piace o no il colore dell’ennesimo giubbottino di Fedriga”.