Covid: Liva, fa male il confronto tra Fvg e Veneto
“Fedriga sarà ‘astro nascente’ ma nostra terra soffre”
“Chi dice che Fedriga è l’astro nascente della destra dovrebbe venire in Friuli Venezia Giulia a vedere l’altra faccia della medaglia presidenziale, la terra sofferente dove non ci sono i lustrini dei talk show. Bisogna toccare con mano la Regione a statuto speciale governata da Fedriga, dove di veramente speciale c’è il basso indice di vaccinazione, l’elevato indice di mortalità per Covid, la tensione dei rapporti tra l’assessore alla sanità e le categorie del personale medico e sanitario pubblico”. E’ la riflessione di Renzo Liva, della segreteria regionale Pd Fvg, sulla situazione della campagna vaccinale in Friuli Venezia Giulia rapportata ai provvedimenti presi nella vicina Regione Veneto.
Per l’esponente dem “ci sono confronti che fanno male. Basta andare in farmacia e sentire i tempi delle prenotazioni per vaccini o altre prestazioni nella nostra Regione, leggere sui social le avventurose esperienze di tanti concittadini. E poi sentire il presidente Zaia che spiega ai suoi cittadini le modalità di prenotazione in Veneto. I veneti riceveranno una mail di conferma con il link per variare, a scelta dell’utente in qualunque momento con un click, data e luogo di vaccinazione senza perdere priorità o dover prima annullare l’appuntamento acquisito. La possibilità di prima vaccinazione in Veneto è a sportello senza prenotazione ed è imminente il rilascio di una nuova App per prenotare in automatico con un unico tocco su un pulsante”.
“Anche sull’attenzione ‘speciale’ riservata ai trasporti scolastici – aggiunge Liva – la dice lunga la vicenda Tundo con autobus sequestrati perché senza documenti, disservizi ai Comuni e una fidejussione a garanzia accettata dalla Regione, da quanto riportato dalla stampa, di fatto senza alcun valore reale. Tutto questa – conclude il rappresentante Pd – mostra la differenza tra governare un territorio e usarlo come trampolino di lancio per fare altro”.