Schiacciato da gru: sgomento e solidarietà
SHAURLI: PIU’ INVESTIMENTI NAZIONALI E REGIONALI / SERRACCHIANI: NO RIPRESA PAGATA A VITE UMANE
“Sgomento per l’operaio caduto sul posto di lavoro e piena solidarietà a famiglia e colleghi. Chiediamo subito più investimenti nazionali e regionali per la sicurezza sul lavoro. Le risorse europee del Pnnr devono servire anche a questo, perché la possibile ripresa non può pesare sempre sulle spalle e sulla pelle dei lavoratori. Questa ennesima morte bianca ci mette una volta di più davanti alla necessità di metter mano al piano complessivo per la sicurezza sul lavoro in Friuli Venezia Giulia atteso ormai da molto ed ora più che mai indispensabile, visto anche i numeri drammatici e incompatibili con una Regione che vuole essere all’avanguardia”. Così il segretario regionale Pd fvg Cristiano Shaurli, a seguito della morte di un operaio mentre lavorava nel Porto Vecchio di Trieste.
Riferendosi allo sciopero del 16 dicembre, il segretario dem puntualizza che “a maggior ragione, il lavoratori mobilitati vanno ascoltati e non dileggiati. La sicurezza sul posto di lavoro, salari giusti e non precari, sono una questione aperta per il futuro dell’Italia e se l’impresa non è più quella degli anni ’70 anche la sicurezza sul posto di lavoro e la retribuzione – conclude Shaurli – non devono essere più quelli degli anni ’70. Lo si dice troppo poco”.
Serracchiani, no ripresa pagata in vite umane
“Fermare questa sequela terribile di morti e infortuni sul lavoro è sempre più un’emergenza del nostro tempo: non può esserci ripresa se il prezzo si paga in vite umane. Il dolore umano e la rabbia per la morte di un operaio sulle banchine del nostro porto devono trasformarsi in azioni preventive e sforzi ulteriori in formazione, vigilanza e regolazione del lavoro”. Lo afferma la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, esprimendo il suo cordoglio per la morte, stamani nel Porto vecchio di Trieste, di un lavoratore schiacciato sotto una gru.
“Chiediamo che abbiano al più presto effetto le nuove norme sulla sicurezza sul lavoro inserite nel decreto fiscale appena approvato – aggiunge Serracchiani – che amplia i poteri dell’Ispettorato e ne aumenta l’organico, prevedendo controlli e sanzioni più stringenti”.