Terapie intensive: Riccardi si preoccupi di trasparenza
SHAURLI: SANITA’ FVG E’ ORMAI UN CASO NAZIONALE / SPITALERI: DA APRILE SI DOVEVA SOSPENDERE PERSONALE NON VACCINATO
“Non è accettabile che si debbano aspettare gli ispettori del Ministero o gli accessi agli atti dei cittadini per sapere come viene gestita la sanità in Friuli Venezia Giulia. L’assessore Riccardi la smetta di lamentarsi e si preoccupi seriamente della trasparenza della comunicazione sulla sanità, che ormai è un caso nazionale. Dalla nave-lazzaretto alle terapie intensive alle dichiarazioni sulle migliaia di professionisti e operatori della salute non vaccinati al bavaglio ai medici, l’assessore Riccardi ha dimostrato di essere un problema per il sistema che dovrebbe governare”. Lo dichiara il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, in merito a quanto emerso sull’attivazione delle terapie intensive in regione, da una richiesta di accesso agli atti formulata dai legali dei 500 parenti delle vittime del virus che stanno portando avanti una causa civile contro il governo e le Regioni davanti al tribunale di Roma.
“Dall’aprile scorso spettava ai Dipartimenti di prevenzione – sottolinea Salvatore Spitaleri – procedere alle contestazioni ed eventualmente sospendere il personale sanitario non vaccinato. C’è da chiedersi, posto che gli Ordini professionali avevano trasmesso a suo tempo tutti i dati alla Direzione centrale, cosa non abbia funzionato. Forse è necessario che si attivino tutte le capacità ispettive, perché non si può gridare ‘al fuoco’ dopo non aver messo in sicurezza il sistema. Se dovesse essere provato che, nonostante un flusso di risorse finanziarie senza precedenti, nonostante procedure emergenziali per gare e affidamenti, nonostante le continue rassicurazioni di Riccardi e di Fedriga, i numeri sui posti letto di terapia intensiva attivati fossero quelli emersi dalle dichiarazioni della Direttrice centrale alla Salute FVG, la responsabilità – conclude Spitaleri – non sarebbe più solo della linea operativa, sulla quale Riccardi costantemente scarica colpe ogni qual volta ci sia qualcosa che non funziona”.