Scuola: Giunta Fvg non ascolta e siamo al collasso
SHAURLI: GRAZIE AI PRESIDI E AL PERSONALE SCOLASTICO
“Prima di tutto ringraziamo i presidi e il personale scolastico per quanto hanno fatto e stanno facendo da soli, e la pazienza delle famiglie che sopportano pesanti disagi. Dopo aver ascoltato rappresentanti e dirigenti scolastici, oltre un anno fa il Partito democratico aveva proposto di istituire in Regione un dipartimento di prevenzione dedicato a studenti e loro famiglie. Ovviamente nulla è stato fatto, come sempre quando le proposte arrivano dal Pd, e siamo al collasso. Altrimenti ora avremmo almeno nella scuola un tracciamento efficiente, risposte alle famiglie e un aiuto vero ai nostri Istituti scolatici”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando la lettera aperta del Coordinamento dei presidenti di Consigli d’istituto del Fvg e le dichiarazioni dell’assessore all’Istruzione Alessia Rosolen.
“Invece in questi mesi lo sport più praticato dalla Giunta Fedriga – indica il segretario dem – è stato lo scaricabarile, di volta in volta sul Governo nazionale, l’opposizione, i confini o il destino cinico e baro. A questo sport ora si iscrive ora anche l’assessore Rosolen: l’argomento ‘sono scuole statali’ è solo l’ennesimo scaricabarile, evidentemente la scuola non è nelle priorità della giunta Fedriga. C’erano molte cose che si potevano e dovevano fare anche nelle scuole statali. Un anno fa – ricorda Shaurli – prima che la Lega si svegliasse dal letargo con Fontanini e Pittoni, avevamo presentato un emendamento per sostenere impianti di ventilazione nelle nostre aule. Interventi che il ministro ha chiarito essere in capo agli enti locali. Ora avremmo già fatto i lavori ed avremmo aule più salubri. Non parliamo del tracciamento che – precisa il segretario del PdFvg – è sempre stato un disastro a prescindere dalle scuole.
“Rimane l’atteggiamento supponente di questa maggioranza, ancor più insopportabile quando i numeri della pandemia ci confermano fra i peggiori d’Italia e quando – conclude Shaurli – nei fatti si dimostra che siamo incapaci di fare le cose che a noi direttamente competono”.