Porzus: sangue versato è monito per futuro
SPITALERI: TENSIONI A ORIENTE D’EUROPA RIGUARDANO ANCHE NOI
“Il ricordo e le rievocazioni sono parte del nostro essere, le nostre ferite sono le prove che abbiamo superato per diventare terra di pace, il sangue fraterno versato è monito che dal passato ci mostra gli errori da evitare nel presente e nel futuro. Il Giorno del Ricordo si avvicina annunciato dalla memoria di Porzus, e chiede di passare ai fatti. Dopo la pacificazione è tempo che i luoghi e la memoria di Porzus divengano simbolo e casa di un’Europa soggetto politico, esempio di pace e unità. I nostri padri hanno conosciuto il dramma dei confini e delle ideologie, che hanno intrappolato a lungo la dimensione di futuro che ora respiriamo”. E’ la riflessione di Salvatore Spitaleri (Pd) in occasione dell’anniversario dell’eccidio di Malga Porzus, dove fra il 7 e il 18 febbraio 1945, diciassette partigiani della Brigata Osoppo furono uccisi dai Gap comunisti
“Le tensioni all’oriente d’Europa – aggiunge Spitaleri – dove si stendono ancora cavalli di frisia, dove si ergono vecchi e nuovi muri, riguardano anche noi: il confine è solo spostato, ma le logiche rischiano di essere le stesse. Solo una dimensione politica europea può fare tacere bellicose manifestazioni di potere, nuovi autoritarismi e drammatiche indifferenze. Il malsano prevalere di ideologie e nazionalismi sulla dignità di persone e popoli – conclude l’esponente dem – richiedono costante esercizio e manutenzione, a rischio che la mala pianta risorga”.