Mattarella a Trieste: segnale da laboratorio di pace
ROJC: PROVVIDENZIALE MATTARELLA PRESIDENTE / SERRACCHIANI: TRIESTE ESEMPIO DI CONVIVENZA
Serracchiani, qui laboratorio di pace
“Un altro sigillo apposto sul rapporto specialissimo che lega il presidente Mattarella alle terre orientali del Paese, di cui sta valorizzando a fondo la vocazione di avanguardia d’Europa e di laboratorio di pace. Trieste, la città italiana più vicina alla martoriata Ucraina, è oggi più che mai esempio di convivenza possibile e di progresso civile: grazie a Mattarella, da qui parte un messaggio di fiducia nelle forze positive della conoscenza e della convivenza, della democrazia e della libertà”. Così la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Trieste, alla presenza del presidente Sergio Mattarella.
“Enorme è il ruolo svolto dal Capo dello Stato nel rafforzamento dei rapporti tra le nostre comunità e di quelli italo-sloveni – ha aggiunto la parlamentare – d’intesa con il presidente Pahor, il supporto delle istituzioni locali e il propositivo accompagnamento di quelle forze politiche che hanno creduto nel processo di pacificazione, culminato nel trasferimento del Narodni don alla comunità slovena”.
Rojc, provvidenziale sia lui presidente
“Il clima di soddisfazione che abbiamo condiviso nella prefettura di Trieste è un segnale forte di pace che mandiamo all’Europa e in particolare al popolo ucraino aggredito, cui ci stringiamo in un abbraccio di solidarietà operante. Anche alla luce dei tragici eventi in corso, è stato provvidenziale avere eletto un presidente autorevole e forte come Mattarella, che sa tracciare linee nette tra la prepotenza e la sofferenza, che sta fra noi punto di riferimento per rango istituzionale e doti umane”. Lo dichiara la senatrice Tatjana Rojc (Pd), che è stata presente nella prefettura di Trieste alla firma per il trasferimento della proprietà dell’ex Narodni dom alla comunità slovena in Italia.
“Il Narodni Dom è un investimento per il futuro di una città europea da sempre – ha spiegato la senatrice – con la firma di oggi chiudiamo una pagina dolorosa della storia per dare ai giovani l’opportunità di guardare al futuro, finalmente liberi dal peso di un passato irrisolto. Assieme al presidente Mattarella e Pahor – ha aggiunto Rojc – vanno ringraziate persone e istituzioni, tra cui ricordo in particolare il ministro Lamorgese, il sottosegretario Scalfarotto e il direttore centrale del Viminale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze Rabuano”.