Salute: sancito fallimento tecnico e politico
TREVISAN: RICCARDI TENTA DI SALVARSI DERUBRICANDO A FATTO TECNICO
“Così i sette direttori generali, non dimentichiamo il direttore generale Braganti, non hanno saputo dimostrarsi all’altezza dei loro compiti, ma chi li ha scelti? chi li ha tenuti saldi al loro posto, soltanto per l’arroganza di non voler ammettere gli errori propri? Per poter disporre a suo piacimento di personaggi pronti a obbedire alle sue indicazioni ‘tecniche’? Anche in questa occasione l’ammiraglio Riccardi tenta di salvarsi secondo le sue abitudini, derubricando la clamorosa bocciatura collettiva a mero fatto tecnico, ma non può essere un fatto tecnico lasciare tutte le Aziende sanitarie regionali prive del loro atto fondativo, dello strumento fondamentale per il governo della loro attività e dei processi organizzativi al servizio dei cittadini di questa Regione. Circola ora la voce esilarante per cui non ci sarebbe stata una bocciatura dei piani aziendali, che politici di opposizione, sindacati, comitati, dipendenti hanno voluto capire male”. Lo afferma il responsabile Salute del Pd Fvg Roberto Trevisan, intervenendo nella vicenda della “bocciatura” da
parte della Direzione regionale Salute di tutti i cinque atti aziendali delle Aziende sanitarie, incluse di quelli dei due IRCCS di Aviano e di Trieste.
“Si può ben dire che la nave ammiraglia della Salute del Friuli Venezia Giulia si è clamorosamente autoaffondata nel golfo di Trieste e che – aggiunge Trevisan – questo episodio sancisce il definitivo fallimento tecnico e politico non solo dei cinque direttori generali ma anche della fantomatica Azienda Zero, l‘ARCS, e della stessa Direzione della Salute, colpevoli di non aver saputo indirizzare, sollecitare, correggere tempestivamente gli errori reali o supposti delle Direzioni aziendali. Abbiamo affermato più volte che la Salute regionale è allo sbando con le Aziende abbandonate a se stesse. Abbiamo deprecato le puntuali prese di distanza dell’Assessore alla Salute Riccardi, quando i maldestri comportamenti dei suoi direttori generali hanno scatenato le proteste documentate dei dipendenti, dei sindacati, dei sindaci e dei cittadini per le loro decisioni perdenti. Ora – conclude – siamo davanti all’evidenza dei fatti”.