Impegno Pd per italiani in Istria
VISITA DELLE PARLAMENTARI DEM SERRACCHIANI E ROJC A CAPODISTRIA, BUIE E UMAGO
“Unità della comunità italiana anche nella rappresentanza, costanza di finanziamenti, riconoscimento dei titoli di studio, garanzia di confini aperti, partnership sempre più stretta per lo sviluppo economico. Il momento storico è molto difficile ma l’impegno dei parlamentari del Pd per gli italiani di Slovenia e Croazia non è mai mancato e proseguiremo con coerenza su questa strada”. Sono le posizioni sostenute dalla capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani e dalla senatrice Tatjana Rojc, nel corso di una serie di incontri con i rappresentanti della comunità italiana in Istria, in particolare con i vertici dell’Unione Italiana, tra cui il presidente Maurizio Tremul, con il parlamentare sloveno Felice Ziza rappresentante della minoranza italiana e con altri vertici istituzionali.
“Rivendichiamo l’impegno del Pd – ha spiegato Serracchiani – per la ricandidatura e l’elezione della senatrice Rojc, che è anche un segnale preciso alle comunità degli italiani di cui lei è stata e sarà interlocutrice puntuale. Una scelta che il Pd ha perseguito con grande forza e in coerenza con quanto fatto in Parlamento, dove siamo stati gli unici a presentare proposte emendative che prevedevano il seggio specifico per assicurare la rappresentanza slovena”.
La senatrice Rojc ha ricordato “il dialogo propositivo con la diplomazia slovena al fine di agevolare i rapporti tra i Paesi e migliorare le condizioni delle reciproche minoranze, che vorremo aprire anche con le autorità croate. Eravamo a un passo dalla ratifica della Carta europea delle minoranze ma la fine improvvisa della legislatura ha troncato tutti i progressi, con ripercussioni anche sulla comunità italiana”.
Caterina Conti, segretaria provinciale del Pd di Trieste e candidata alla Camera nel collegio uninominale di Trieste e Gorizia ha sostenuto che “spetta alla mia generazione farsi carico di mantenere viva la coscienza e conoscenza delle origini e delle radici istriane. Creare occasioni di rapporti fra i giovani, combattere l’emorragia di energie creative e la crisi demografica, anche così si crea l’Europa unita”.