Shoah: italiani sono stati complici
SERRACCHIANI: IL MALE NON VENNE SOLO DA FUORI, ITALIA FACCIA ESAME DI COSCIENZA
“Viene il momento in cui un popolo deve guardarsi allo specchio senza giustificazioni né riserve, viene l’ora di un sincero esame di coscienza etico e storico, viene il giorno in cui dobbiamo riconoscere che il male non è venuto solo da fuori. Bisogna dire senza esitazioni che i nostri fratelli ebrei, assieme a minoranze etniche e di genere, disabili, oppositori politici, furono perseguitati con l’operosa e spesso interessata collaborazione di Italiani, che non furono ‘brava gente’ ma complici”.
È la riflessione della presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, oggi nella Prefettura di Trieste per la consegna da parte del ministro Matteo Piantedosi delle medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati nei lager nazisti e ai familiari deceduti, nell’85/mo dell’annuncio delle leggi razziali da parte di Mussolini in piazza Unità d’Italia.
“Doverosa e ineludibile la memoria – sottolinea Serracchiani – della pianificazione e distruzione di milioni di vite ad opera della macchina sterminatrice nazifascista. Le Istituzioni italiane sono partecipi di questa custodia memoriale e della vigilanza profusa nei confronti di ogni rigurgito d’intolleranza, di negazionismo e anche di aperto antisemitismo”.
“Essere a Trieste a ricordare la Shoah – ha puntualizzato la capogruppo dem – ha un significato particolare, per la storia tormentata che ne ha inciso la coscienza e anche tragicamente diviso le comunità e le memorie, ora in cammino – ha concluso – verso una pacificazione tenacemente ricercata”.