Povertà: Governo ignora dramma
ROJC: DESTRA NON TOCCA FATTORI DI DISUGUAGLIANZA
“Il Governo Meloni ignora il drammatico quadro della povertà in Italia, non è nella sua agenda e non se ne occupa. La destra elimina strumenti di sostegno sociale, lavora per introdurre sistemi iniqui di tassazione e non vuol sentir parlare di salario minimo, in sostanza sta abbandonando al bisogno e alla paura una enorme parte di italiani”. Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc (Pd), commentando i dati Istat, in base ai quali quasi un quarto della popolazione a rischio di poverta’ o esclusione sociale nel 2022.
“Bisogna fare i conti col reddito insufficiente delle famiglie ma anche – aggiunge la senatrice dem – con tutta una serie di fattori di disuguaglianza che non si toccano anzi peggiorano, dalla sempre bassa occupazione femminile a servizi essenziali a rischio come la sanità pubblica. Non è saggio né giusto affidarsi a un momento di parziale ripresa economica mentre l’inflazione morde e il disagio cresce”.
Istat, quasi un quarto della popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale nel 2022
Nel 2022 poco meno di un quarto della popolazione (24,4 per cento) è a rischio di povertà o esclusione sociale, quasi come nel 2021 (25,2 per cento). Tuttavia, con la ripresa dell’economia, si riduce significativamente la popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale (4,5 per cento rispetto al 5,9 per cento del 2021) e rimane stabile la popolazione a rischio di povertà (20,1 per cento). E’ quanto emerge dal report dell’Istat sulle condizioni di vita e reddito delle famiglie negli anni 2021-2022. Nel 2021 il reddito medio delle famiglie (33.798 euro) e’ tornato a crescere sia in termini nominali (+3 per cento) sia in termini reali (+1 per cento). Nel 2021 il reddito totale delle famiglie piu’ abbienti e’ 5,6 volte quello delle famiglie piu’ povere (rapporto sostanzialmente stabile rispetto al 2020). Tale valore sarebbe stato piu’ alto (6,4) in assenza di interventi di sostegno alle famiglie.