Resistenza: non dimenticare né ripetere orrori
ROJC: GIUSTO SOSTENERE RESISTENZA POPOLO UCRAINO
“Dopo due anni di guerra europea, pare impossibile che non si sia imparato nulla dalla terribile lezione della storia, dai paesi bruciati, dalle vessazioni, dall’odio, dalle torture, dalla sete di potere. Una storia che ha nomi e cognomi, volti e sofferenze personali, tra cui quello di mio padre, deportato ‘per motivi razziali’. Non per caso Mussolini annunciò le Leggi razziste a Trieste, dopo aver inferto agli sloveni un ventennio di sofferenze, dopo aver incitato i suoi a ‘sterminare tutti i maschi di quella maledetta razza’. Abbiamo saputo perdonare quell’orrore ma non dobbiamo dimenticare, e non dobbiamo permettere che si ripeta”.
Lo ha detto oggi nella località di Santa Croce (Trieste) la senatrice Tatjana Rojc (Pd), partecipando alla posa di una targa commemorativa degli 80 anni dell’Operazione Castoro, con cui il 27 febbraio del 1944 le forze di occupazione tedesche diedero il via alla deportazione della popolazione maschile dell’Altipiano carsico, inviata ai lavori forzati in Germania.
“Memori di quella lezione – ha precisato la senatrice – a due anni dall’invasione dell’Ucraina ricordiamo chi è l’aggressore e perché siamo nel giusto a sostenere la resistenza degli ucraini. E non dimentichiamo il popolo russo che senza poter reagire deve mandare a morire i suoi figli per volontà di un dittatore”.
“Lavoro ancora oggi nel ricordo mio padre – ha aggiunto Rojc – porto con me la sua lezione di rispetto e la fierezza dell’appartenenza, mi ha trasmesso la sua fede nel diritto alla libertà e alla democrazia. Anche in questo tragico frangente mi ispira il suo esempio”.