30 Giugno 2024

Autonomia differenziata: Fedriga sostiene il Veneto

LENARDUZZI: PREOCCUPAZIONE PER LA NOSTRA SPECIALITA’ REGIONALE

Tra le tante preoccupazioni che l’autonomia differenziata può generare, oltre alla perdita di equità il trattamento per tutti i cittadini italiani, che rappresenta sicuramente un tema di carattere costituzionale, vi è un aspetto non secondario che riguarda l’interesse particolare della nostra regione.

Non comprendiamo l’esaltazione acritica di una legge che, se non per conformità di ideologia politica, al momento non è nemmeno definita in tutti i risvolti generali, soprattutto non nella definizione dei livelli minimi delle prestazioni.
Il grave dubbio che ci si pone è la domanda sul futuro della specialità regionale. Che fine farà la specialità del Friuli Venezia Giulia, resisterà? Come potrà differenziarsi a sua volta rispetto alla corazzata Veneto che partirà sul piano dell’attuazione dell’autonomia prendendosi tutte le materie che vuole.


Non sento dire una parola dal governo regionale sul fatto che il Veneto, con le 23 materie che chiede e Calderoli vuole dare, diventerà più autonomo del FVG in contrasto con l’art. 116 della Costituzione.

Ci si deve assolutamente preoccupare per le sorti della nostra specialità perché è parte identitaria della nostra storia e in questo momento dovrebbero manifestarsi chiari propositi per mantenerla e rilanciarla in un quadro di autonomia generale discutibile che permetterà a chiunque di fare quello che vuole.

In questi anni abbiamo già assistito in molti casi ai cedimenti delle politiche regionali nei confronti del Veneto assolutamente più forte e più strutturato, capace di fare pressione e attrarre forze sociali e interessi. Non è difesa della Piccola Patria nel suo senso deteriore ma consapevolezza che, nell’omogeneità politica, le dimensioni contano.

La nostra identità deve imporci migliori e maggiori rapporti con tutti e quindi rilanciare quell’equilibrio tipico che hanno caratterizzato i punti di forza geopolitici nei rapporti con la vicina Slovenia e con l’Austria. Ovviamente tra quei rapporti va incluso quello con il Governo, con il quale non sussiste più alcuna dialettica da pari a pari.

Fa parte della nostra natura essere consapevoli che l’identità si gioca nel rapporto con gli altri e non con la chiusura ed è questa forza che può farci cogliere le grandi occasioni di stare nel centro dell’Europa. Ruolo che dobbiamo esercitare noi in prima persona, senza farci bypassare da altri soggetti.
Le nostre forze di governo regionali tacciono. Silenti o per dovere di allineamento politico o perché non hanno argomenti.
Il presidente Fedriga, che governa la Regione autonoma da capo partito anziché da uomo dell’Istituzione, sostiene l’autonomia della Regione Veneto che di fatto cancella la specialità statutaria della Regione che governa.
Restiamo in attesa di capire cosa pensano i quadri regionali di F.I e F.d’I. che crediamo insofferenti sul posizionamento di Fedriga perché anche loro consapevoli dei rischi che corre la specialità del FVG.

Franco Lenarduzzi
Presidente assemblea regionale Pd Fvg

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