6 Luglio 2024

Nel Pd c’è posto per chi vive il dubbio della Fede

RIFLESSIONE DI CATERINA CONTI A MARGINE DELLA SETTIMANA SOCIALE DI TRIESTE

La 50esima delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia sta portando a Trieste tantissime persone, per un appuntamento importante per credenti, e anche non credenti, impegnati nella società in diversi ambiti.

È’ un grande appuntamento che mette in piena luce le molte sfaccettature di una galassia in cui convivono esperienze spirituali, impegno sociale, imprese, cultura: un autentico riflesso del mondo che pensa e opera accomunato dalla fede.

È l’occasione di un’apertura, che il cattolicesimo nel suo insieme propone alla società nella sua complessità. Può essere tante cose, sta anche a noi capire cosa e come…

Certo, non credo sia l’occasione per tornare a ipotizzare un partito di “puri” cattolici che si richiudono in un recinto.

Lo stesso Papa Francesco ha detto più volte che non è opportuna una strumentalizzazione della fede. Un fenomeno cui spesso si assiste di qua e di là, magari per costruire o accrescere un consenso tutto personale da chi cerca di accreditarsi come portavoce del mondo cattolico, nell’illusione che sia un blocco compatto.

Essere cristiani è il frutto di un INCONTRO dal quale dovrebbero conseguire comportamenti coerenti, non è una mostrina da mettersi al petto per presentarsi agli elettori.

Il Partito Democratico conserva tra i propri valori i moventi più alti che ispirarono la lunga storia del popolarismo italiano, dei cattolici democratici e dei cristiano-sociali.

E questa è una ricchezza! Nel Pd c’è e ci sarà sempre posto per chi, nel “già e non ancora”, nel dubbio della fede, cerca di vivere la propria vocazione con profonda umanità ed empatia, sapendo che è qui che si rivela il Mistero più profondo.

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