11 Luglio 2024

Abuso d’ufficio: abolirlo è errore gravissimo

SERRACCHIANI: CADE L’UNICA FORMA DI DIFESA CONTRO GLI ABUSI DI POTERE

«È un errore gravissimo abolire l’abuso d’ufficio e privare i cittadini dell’unica forma di tutela che avevano contro gli abusi di potere della pubblica amministrazione». La responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, boccia la legge Nordio approvata ieri alla Camera.


Onorevole Serracchiani, secondo la maggioranza i sindaci dem sarebbero a favore dell’abolizione dell’abuso d’ufficio. È così?

«Parliamo costantemente con i nostri amministratori. Noi abbiamo tenuto fin dall’inizio una posizione chiara spiegando che l’abolizione del reato, dopo la riforma del 2020, è inutile se non dannosa».

Perché?

«La nuova legge li espone al rischio di essere indagati per reati più gravi come ad esempio la corruzione e non elimina affatto la paura della firma. È necessario intervenire invece sul testo unico degli enti locali e in particolare rivedere la responsabilità civile, penale ed amministrativa dei sindaci».

Avete in programma iniziative parlamentari?

«Abbiamo depositato una proposta di legge sia alla Camera sia al Senato. Nel testo Nordio invece non c’è nessun intervento organico. Non ha la visione né il respiro di una riforma. È un provvedimento bandiera come tutti quelli che abbiamo visto finora ispirati dal panpenalismo emozionale e altre volte dal garantismo esperienziale».

Tuttavia in Aula non c’è stato un fronte comune da parte delle opposizioni e i centristi hanno votato con la maggioranza. È segno che ci sono ancora troppe distanze tra voi?

«Sui temi della giustizia è spesso difficile trovare posizioni perfettamente sovrapponibili. Sono diversi però gli argomenti su cui abbiamo lavorato insieme e trovato unità, come ad esempio sul pacchetto sicurezza, sull’autonomia e sul premierato».

Oltre all’abolizione dell’abuso d’ufficio e a una nuova stretta sulle intercettazioni, viene ristretto l’ambito di applicazione del reato di traffico di influenze.

«L’eliminazione dell’abuso d’ufficio da una parte, che ci espone a una procedura di infrazione da parte dell’Ue, e la modifica del traffico d’influenze dall’altra, lasciano impunite condotte gravi e di particolare disvalore sociale. Nel caso del traffico di influenze si crea anche anche una certa indeterminatezza applicativa per l’assenza nel nostro ordinamento di una disciplina delle lobbies».

Intervista rilasciata a Gabriella Cerami per Repubblica dell’11 luglio 2024.

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