6 Agosto 2024

La sanità isontina è in via di disgregazione

VITO: ABBIAMO BISOGNO DI RISPOSTE NON DI SPERIMENTAZIONI

“Il rosso cupo dei conti di Asugi tinge tutte le criticità della sanità isontina, che mai come ora vive un processo di disgregazione territoriale. E in questo sono inclusi i dati sperequativi in materia di trattamento economico del personale sanitario, perché quando regna l’arbitrio nessuno può sentirsi al sicuro. Nell’Isontino non abbiamo bisogno di sperimentazioni ma di risposte. Vale anche per le azioni di miglioramento sociosanitario e di presa in carico della demenza: nell’Isontino e in particolare nella Destra Isonzo non ci sono neanche centri diurni dedicati e tutto, come ripetutamente denunciato, ricade sulle famiglie con costi diretti e indiretti. Cominciamo a lavorare concretamente per rispondere ai bisogni elaborando un progetto integrato ospedale e territorio, che coinvolga tutti gli operatori”.

Lo chiede la segretaria del Pd provinciale di Gorizia Sara Vito, commentando i quasi 87 milioni di buco previsto nel bilancio dell’Asugi e il malessere del personale dell’area giuliana.

“Nell’Isontino la medicina di iniziativa era già attiva anni fa ben prima del Covid – ricorda Vito – con risultati importanti e resi pubblici: chiamare il paziente in modo proattivo per garantire un percorso di presa in carico e cura nel tempo è vera ed efficace prevenzione. Dovrebbe saperlo anche l’assessore Riccardi che, dopo anni al governo della sanità regionale, sembra non aver ancora capito quanto sia drammaticamente urgente la predisposizione di un progetto organico di riorganizzazione territoriale, in modo che ospedale e territorio siano realmente integrati”.

“La sanità pubblica non è spesa ma è investimento sulla salute di tutti i cittadini, la Regione – aggiunge la segretaria dem – non ha mai avuto risorse economiche così ingenti e il presidente Fedriga non può più permettersi di tergiversare ”.

In primo piano