Mattarella a Ampezzo per gli 80 anni Zona libera della Carnia
CONTI: : RICORDIAMO STORIA E VALORI FONDATIVI DELLO STATO LIBERO E DEMOCRATICO
“Qui ad Ampezzo la Repubblica rende onore a quanti hanno contribuito alla causa della libertà animando le esperienze delle zone libere partigiane”. Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla cerimonia di Ampezzo per gli 80 anni della zona libera della Carnia e dell’Alto Friuli.
Il Partito democratico era rappresentato a tutti i livelli, dalla segretaria regionale Caterina Conti con una larga delegazione della segreteria, al segretario provinciale di Udine, a amministratori ed eletti a tutti i livelli.
Nel 1944 i partigiani e le partigiane qui fecero un laboratorio di libertà e di democrazia. Questa è un’occasione per ricordare i valori fondanti di quella realtà e anche fondativi del nostro Stato italiano, libero e democratico.
Anche il Pd nazionale ha sottolineato che “il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella pronuncia parole importanti che ci ricordano come la Repubblica e la Costituzione siano nate dalla Resistenza antifascista, dal coraggio e dall’eroismo di chi sacrificò la propria vita per la libertà. Viva l’Italia antifascista. Grazie Presidente”.
A salutare il presidente c’è una folla di persone che ha applaudito, tra le quali tanti bambini che sventolano il tricolore e donne vestite negli abiti tradizionali di Ampezzo. Bandiere tricolori sventolano anche ai balconi. Inoltre, sono presenti labari e gonfaloni, tra i quali quelli della città di Udine e dell’associazione partigiani, esponenti politici e rappresentanti delle istituzioni locali. Era presente anche la medaglia d’oro Paola Del Din.
Tra le parole del presidente Mattarella: «Caratteristica del movimento partigiano era proprio la sollecitazione all’iniziativa e alla partecipazione dal basso, dopo due decenni di subalternità e passività popolare, frutto dell’applicazione del precetto fascista “credere, obbedire, combattere”». «La scelta politica di dare vita alle Repubbliche partigiane esprimeva una fase di maturità dell’esperienza della Resistenza, oltre che corrispondere a una valutazione sull’andamento della guerra, con la anticipazione della futura esperienza democratica, ha proseguito il presidente, ricordando che «non a caso la storiografia resistenziale ha definito la Carnia “laboratorio di democrazia”».