Riccardi autocrate taglia pezzi di sanità
DELLI QUADRI: UN ASSESSORE NON PUO’ CALPESTARE LA VOLONTA’ DEI CITTADINI
“Sindaci e consiglieri comunali non c’entrano nulla con la salute dei loro cittadini: è la nuova sentenza dell’assessore che abolisce quanto indicato nel Testo Unico degli Enti Locali, che individua il sindaco come massima autorità sanitaria locale. L’assessore Riccardi, nominato due volte senza raccogliere neanche un voto e rappresentando forse sé stesso con la copertura disattenta di Fedriga, destituisce di valore la delibera del Consiglio comunale di Palmanova. E questo varrebbe ovviamente per ogni Comune che volesse dir la sua sulla programmazione del sistema sanitario regionale”.
Il responsabile regionale Sanità del Pd Fvg Nicola Delli Quadri replica all’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi, il quale, in riferimento al pronunciamento del Consiglio di Stato sul punto nascita chiuso di Palmanova, chiede retoricamente “cosa c’entra una delibera del Consiglio Comunale con la programmazione del sistema sanitario regionale?”.
“Come un autocrate nei suoi uffici – attacca l’esponente dem – senza alcun confronto con cittadini, famiglie e associazioni, l’assessore Riccardi procede a tagliare pezzi di sistema sanitario. Chiude punti nascita senza essere capace di presentare un piano materno infantile regionale adeguato alle mutate condizioni. Chiude unità senologiche, senza essere in grado di presentare un piano di riorganizzazione delle chirurgia oncologica che tenga conto delle persone malate, delle professionalità che si rischia di perdere, dei disagi per le persone fragili”.
“Se si decide di riformare un sistema che funziona – cita Delli Quadri – si deve avere la certezza che l’idea migliori le condizioni, invece di peggiorarle. Sono parole dell’allora capogruppo di FI Riccardi, ma appunto solo parole”.
“Una delibera del Consiglio comunale allora – sottolinea Delli Quadri – c’entra eccome perché esprime la volontà dei cittadini attraverso i loro rappresentanti eletti. E né un assessore né Fedriga possono ignorarli e calpestarli: è uno dei capisaldi della democrazia”.