Impegno Foti su porto franco Trieste

ROJC: FORTIFICA I NOSTRI TRAFFICI E AIUTA LA VIA DEL COTONE
“Sono pronta a collaborare anche con il ministro Foti affinché sia finalmente percorso dal Governo italiano l’ultimo miglio che manca per attuare il regime di porto franco internazionale a Trieste. Ho evidenziato al ministro il ruolo speciale del porto di Trieste come hub del corridoio economico India-Medio Oriente-Europa e rilevo che a questo tema è stata riservata attenzione ed espresso impegno ad approfondire dal punto di vista legislativo. A tal fine ho segnalato il mio disegno di legge in merito e le interlocuzioni con il presidente Terzi di Sant’Agata”.
La senatrice Tatjana Rojc (Pd) riferisce lo scambio di punti di vista avuto oggi in commissione Politiche europee durante l’audizione del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione sull’atto “Programma di lavoro della Commissione per il 2025” Tommaso Foti.
Il ministro ha definito Trieste “porto chiave sotto molti profili, come è sempre stata una città chiave”, ha precisato che “Trieste è stata sempre la più europea delle città italiane” e, con riguardo ai “principi della legislazione europea”, ha ribadito “l’impegno per approfondire tutto e far approfondire anche dai nostri uffici che sono molto puntuali a riguardo”.
L’attuazione del porto franco internazionale di Trieste istituito dall’Allegato VIII del Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947, ha detto in commissione la senatrice dem “aiuterebbe senz’altro anche il progetto Imec, perché ovviamente per la sua situazione Trieste non porta via nulla agli altri porti italiani, ma anzi fortifica i nostri traffici con altri Paesi che sono per noi partner estremamente importanti, dalla Germania all’Austria e a tutta l’Europa dell’Est”.
Qui il video della commissione: Audizione del ministro Foti | Senato della Repubblica