Coronavirus: gli idioti dello “stampiamo moneta”
Analisi del responsabile Economia del Pd Fvg
Agli idioti dello “stampiamo moneta”, questo post non serve. Un idiota in preda a radicalizzazione politica, non sa, non capisce, non è scalfibile da nulla. A tutti gli altri,che sono per fortuna la maggioranza, può non lasciare indifferente sapere che oggi la Borsa ha chiuso a più 4% e si è ridotto lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi. È roba che ci interessa tutti, perché riguarda la tenuta dei conti nazionali, dei nostri risparmi, delle nostre pensioni, delle risorse disponibili per le nostre aziende e per le nostre politiche di aiuto a chi avrà più bisogno nei prossimi mesi.
A fine giornata, il differenziale si porta in area 190 punti dai 197 punti della chiusura di venerdì scorso. Il rendimento dei titoli italiani è in calo sotto l’1,5 per cento. A sostenere il Btp ci pensa la Bce che ha cominciato ad acquistare titoli nell’ambito del suo programma di Qe da 750 miliardi contro l’emergenza coronavirus: ha messo in portafoglio 30,2 miliardi di euro di bond nei primi cinque giorni di vita del ‘Pepp’, quanto emerge dalle statistiche di Francoforte. Un simile ritmo di acquisti significa sei miliardi al giorno, che se proiettati su uno orizzonte più ampio equivalgono a 133 miliardi al mese contro gli 83 miliardi medi impliciti nei 750 miliardi di dimensioni del ‘Pepp’.
Ciò significa che la Bce sta intervenendo con forza, anticipando la potenza di fuoco del programma. Ecco, senza Europa con Borghi e il Felpa al timone, oggi saremo al livello di qualche martoriato Paese del Sud America con problemi di fame, malattia e disordini sociali incomparabilmente maggiori. NON MOLLIAMO, e DOMANI speriamo in un buona Lavoro al Consiglio Europeo. Comunque continuiamo a crederci e a lavorare e che a sbraitare ci pensino altri.