Direttore Anestesia e rianimazione senza vaccino è messaggio terribile
SHAURLI: SCIOGLIERE DUBBI SU INTERRUZIONE CONCORSO SORES
“Interrompere un concorso è possibile, ma alla base di una simile decisione servono motivazioni forti, trasparenti e incontrovertibili: non ci pare basti un comando, né disponibilità personali e curriculum, doti che nessuno mette in dubbio nel caso di De Monte ma che ovviamente potrebbero avere altre figure a partire dai candidati al concorso. Ogni dubbio sarà sciolto da chi di competenza. E vogliamo anche credere che il futuro ci regalerà la certezza della vaccinazione del direttore del dipartimento di Anestesia e rianimazione: perché è terribile il messaggio dato ai cittadini, gli stessi a cui giustamente chiediamo di vaccinarsi e magari ci permettiamo anche di criticare per dubbi e paure”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, in merito alla sospensione della procedura concorsuale per la nuova guida della Sala operativa regionale dell’Emergenza sanitaria e alle insistenti voci sulla mancata vaccinazione di Amato De Monte, indicato in quel ruolo.
Per il segretario dem “è assurdo che l’assessore Riccardi proclami che la vaccinazione del personale sanitario è imprescindibile, stigmatizzi i sanitari non ancora vaccinati e, contemporaneamente e come nulla fosse, assicuri che prima o poi si vaccinerà anche il… direttore di anestesia e rianimazione!”
“La futura guida della Sores – puntualizza Shaurli – avrebbe dovuto essere vaccinato da mesi, proprio in base alle priorità assegnate al personale sanitario. Inaccettabile anche che il direttore di Arcs ci racconti che De Monte ‘aspetta un nuovo vaccino’. Che messaggio diamo ai cittadini di questa Regione? Che si può aspettare o magari scegliere un vaccino a piacere? Magari uno più rassicurante di altri o monodose?”.
“Chi ha ruoli apicali in politica come in sanità – aggiunge Shaurli – ha il compito e il dovere di essere d’esempio altrimenti non si è credibili e non si può chiedere quel senso di responsabilità ai cittadini che lo stesso Riccardi richiama. Personalmente non vedo l’ora che arrivi martedì per ricevere la mia prima dose di vaccino, nei tempi previsti dalla mia fascia di età ,non ho idea di quale sia la ‘marca’ ma rimango convinto che – conclude – sia l’unico modo per ripartire, dimostrando senso di responsabilità per se stessi e soprattutto verso la nostra comunità”.