8 Dicembre 2021

Sanità: Riccardi segua Draghi o si dimetta

SHAURLI: RIMANE GIGANTESCA PREOCCUPAZIONE / SPITALERI: DEFLAGRANTE SU CASE DELLA COMUNITA’

“È triste dirlo ma è una fortuna che la nostra sanità regionale debba far proprie le scelte nazionali e del governo Draghi. Le posizioni di Riccardi per fortuna hanno un peso che non andrà oltre la periferia di Codroipo ma almeno fanno chiarezza. Chi ha le principali responsabilità di una sanità regionale che presenta i dati pandemici e vaccinali peggiori d’Italia prova a scaricare le proprie colpe, per l’ennesima volta, sul Governo nazionale”. È il commento del segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli alle parole pronunciate dall’assessore alla Salute Riccardo Riccardi sulle Case della Comunità, ieri durante la seduta della Terza commissione del Consiglio regionale.

Per l’esponente dem “è scontato che nessuno baderà minimamente a Riccardi e che Draghi potrebbe sorridere su chi contesta decisioni prese insieme ai Presidenti di Regione. Rimane la gigantesca preoccupazione su chi guida la nostra sanità pubblica con arroganza senza ascoltare gli operatori e senza nemmeno informarsi sui risultati che le Case della comunità e della salute hanno prodotto nelle più avanzate Regioni italiane, su accessi impropri ai pronti soccorso e su liste d’attesa”.

“Se il nostro assessore alla Sanità – continua il segretario del Pd regionale – vuole seguire Meloni e Salvini in un momento drammatico come questo per la nostra Regione, affari suoi. Però accetti subito le indicazioni di Draghi per l’utilizzo delle risorse, potenzi la sanità territoriale, dia le risposte che mancano da mesi a Sindaci, prevenzione, vaccinazioni e liste d’attesa. Oppure si dimetta, perché non abbiamo tempo da perdere e certo – conclude Shaurli – non possiamo rischiare di perdere risorse fondamentali per colpa sua”.

“L’uscita dell’assessore Riccardi sulle Case della comunità è sbagliata in sé, politicamente contraddittoria e in più è uno scoperto tentativo di sviare l’attenzione dalle gravi responsabilità sulla gestione della pandemia”. E’ l’intervento di Salvatore Spitaleri (Pd), replicando all’assessore alla Salute Riccardo Riccardi, il quale ha detto che “le Case della comunità non sono una soluzione per l’assistenza territoriale”.

“Riccardi ha sollevato una deflagrante critica politica – spiega Spitaleri – al suo partito, al centrodestra, alla maggioranza nazionale, al Governo Draghi e al presidente della Conferenza delle Regioni che ha dato l’intesa all’Esecutivo. Ha preso le distanze da Regioni di centrodestra come la Lombardia, che nella sua pur discutibile riforma sanitaria ha dato ruolo di spicco alle Case della comunità. Un’uscita disperata e solitaria, a copertura di tagli negati ma già in opera. Le Case della Comunità –  puntualizza l’esponente dem – sono strutture sanitarie, promotrici di un modello di intervento multidisciplinare, nonché luoghi privilegiati per la progettazione di interventi di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria: evidente che toccano nervi scoperti della gestione dell’assessorato in questa legislatura, esplosa sotto la pressione della pandemia”.

“Nell’assenza totale di programmazione e interventi sull’integrazione sociosanitaria – aggiunge Spitaleri – il dirigismo autologico di Riccardi ha una certezza: l’intervento sempre più spinto dei privati in sanità a spese del pubblico, in una logica del tutto opposta rispetto a tutte le migliori pratiche”.

In primo piano