Il Pd Fvg a Porzüs: qui ideali universali
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CONTI: STRETTI A CHI IN EUROPA SI OPPONE A INVASIONE / BRAIDOTTI: DALLA PARTE DI NAVALNY
“Da questa terra ferita, intrisa di sangue fraterno si leva un altissimo grido di pace. Lo rilanciamo stringendoci a chi oggi in Europa è costretto a opporsi a invasione e violenza iniqua”. Lo ha detto la segretaria regionale del Pd del Friuli Venezia Giulia Caterina Conti, partecipando a Faedis (Udine) alla cerimonia per il 79° anniversario dell’eccidio delle malghe di Porzus, con il segretario provinciale di Udine Luca Braidotti, che ha scandito: “A poche ore dalla morte di Alexei Navalny, siamo qui a testimoniare che quando i valori universali di democrazia e libertà sono sotto attacco noi saremo sempre dalla parte di chi li difende”.
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“Noi – ha proseguito Conti – i figli e i nipoti di chi vide, patì e talvolta commise atti da cui vorremmo distogliere la mente, raccogliamo l’appello a ricordare tutti i drammi del confine orientale d’Italia, dove si combatterono dolorosamente più e più guerre sovrapposte”.
“Onoriamo tutti i caduti per la libertà della Patria dall’oppressione nazifascista e – ha aggiunto la segretaria – ringraziamo chi seppe vincere l’odio abbracciando il nemico di allora. Siamo riusciti ad attraversare il rogo del rancore e a costruire una storia più giusta, da cui ripudiamo accecamento ideologico, brama di espansione, sopraffazione dell’individuo”, ha concluso Conti.
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C’erano la consigliera regionale Manuela Celotti, la presidente delle Donne dem Ilaria Celledoni, il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Udine Iacopo Cainero, i già parlamentari Ivano Strizzolo e Diego Carpenedo, l’ex segretario regionale Cristiano Shaurli, l’ex presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, iscritti e amministratori locali.
“I valori di democrazia e libertà oggi nel nostro Paese sono garantiti – ha puntualizzato Braidotti – grazie alla lotta di liberazione dal nazifascismo e anche grazie al sacrificio di uomini e donne trucidati a Porzus. Quei combattenti erano animati da ideali universali, dal rifiuto di un giogo imposto da forze italiane e straniere, dalla volontà di offrire un riscatto morale e sociale alle loro comunità”.
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