22 Aprile 2024

Schengen: con confini EU torna indietro

ROJC: INTERROGAZIONE A PIANTEDOSI SU PROROGA SOSPENSIONE

“Solo disagi senza veri vantaggi. Con il ripristino dei confini l’Europa rischia di tornare indietro e il Friuli Venezia Giulia rischia di rinchiudersi rendendo la vita difficile ai cittadini e ai commerci, e tutto senza garanzia di maggior sicurezza. Chiederò al ministro Piantedosi se il Governo intende procedere sulla strada di un’abolizione di fatto del Trattato di Schengen, perché un anno di sospensione non è più un provvedimento straordinario ma una condizione stabile. Molto discutibile anche la connessione tra la proclamata chiusura dei confini e l’andamento del fenomeno migratorio, visto lo scenario globale dei flussi”.

La capogruppo Pd nella commissione Politiche europee del Senato Tatjana Rojc annuncia il deposito di una sua interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in relazione all’annuncio della proroga di sei mesi della libera circolazione delle persone tra Italia e Slovenia, riportato da organi di stampa.

“Ci chiediamo quale sia il vero motivo per cui si chiudono le frontiere – sono le domande che anticipa la senatrice – se per le crisi internazionali, per la rotta balcanica o per mera propaganda, posto che siamo di fronte a fenomeni purtroppo strutturali cui questo enorme dispositivo non risponde concretamente. Chiederò quante risorse sono state spese e si prevede di spendere ancora per tenere personale aggiuntivo delle forze dell’ordine sui valichi principali, mentre ad esempio la Questura di Trieste patisce una crescente carenza d’organico. Quanto incida sull’efficienza operativa delle Forze Armate l’impiego di altri militari in compiti di controllo. Se ci sono valutazioni di intelligence in merito all’efficacia della sospensione di Schengen rispetto al rischio ventilato di attacchi di cosiddetti ‘lupi solitari’. Se sia stata fatta un’analisi nel lungo periodo dell’impatto economico complessivo dei disagi arrecati con controlli e rallentamenti”.

“Lo stesso primo ministro croato Andrej Plenković – ricorda la senatrice dem – ha detto chiaramente che i controlli all’interno di Schengen non potranno impedire il terrorismo e la crescita dell’estremismo, e che l’unica vera soluzione è proteggere le frontiere esterne dell’Ue. E questa – precisa – è la stessa posizione della Slovenia”.

“L’impressione è che la sicurezza sia un pretesto – indica Rojc – in vista delle elezioni europee, per mandare il messaggio che si sta combattendo l’immigrazione, mettendo uomini e mezzi alle frontiere mentre ce ne sarebbe un gran bisogno nelle città dove – conclude la senatrice – i cittadini sono preoccupati sul serio”.

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