31 Luglio 2024

Autonomia differenziata: Fedriga non la spari grossa

CONTI: ATTENZIONE A TOCCARE UFFICI GIUDIZIARI

Le cariche più alte dovrebbero usare maggior cautela quando si parla dei tre poteri sovrani, non alzare l’asticella o spararla più grossa. Mi sembra che il presidente Fedriga abbia osato troppo in tema di spazi autonomia da estendere agli uffici giudiziari.


Il servizio giustizia e le tabelle del personale sono fissati dal Ministero della Giustizia, nell’ambito di inderogabili competenze statali: non c’è da fantasticare di prendersi la gestione degli uffici giudiziari, ma da chiedere al Ministro della Giustizia di coprire i posti in organico.
In un corretto rapporto interistituzionale, la Regione dovrebbe indicare al Governo le disfunzioni dell’azione dello Stato sul suo territorio, non proporsi di subentrare in competenze che non potranno mai appartenere alla Regione, peraltro con oneri tutti da quantificare.


Poco saggio, mi sembra, anche se fa molto autonomista, anche fare riferimento alle province autonome di Trento e Bolzano, dove le carenze di personale non sono meno gravi di altrove.
In realtà la relazione della Corte di Appello di Trento per l’anno giudiziario 2024 sottolinea che “la carenza di organico, che ricade significativamente sull’efficienza della risposta giudiziaria, nasce anche da un’insoddisfacente ed inadeguata risposta ai vari concorsi da parte dei candidati, principalmente dovuta al requisito del bilinguismo”.
E’ corretto inoltra ricordare che tra le possibili ulteriori iniziative vi è la disponibilità del Dicastero della Giustizia alla sottoscrizione di accordi quadro con le Regioni interessate, per sviluppare forme di collaborazione in tema di selezione e reclutamento di personale.


Si possono fare procedure concorsuali uniche per il soddisfacimento dei reciproci coincidenti fabbisogni e convenzionamenti per l’utilizzo reciproco delle graduatorie in relazione ai concorsi direttamente espletati dal Ministero della Giustizia e dalle regioni. Ma questo si può fare già ora e non c’entra nulla con il pasticcio dell’autonomia differenziata.

Piccolo e Messaggero Veneto, 31 luglio 2024
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