Sanità: per liste attesa confusione e pannicelli caldi
DELLI QUADRI: PIU’ SOLDI AI PRIVATI NON RISOLVE, SAREBBE DEFINITIVO SACRIFICIO SSR
“Gli annunci propagandistici sul recupero delle decine di migliaia di prestazioni sanitarie inevase e dei corrispondenti tempi di attesa evidenziano una serie di criticità né affrontate adeguatamente né risolte. Non risulta una regia e un coordinamento da parte della Regione. Le Aziende Sanitarie operano in una sorta di autonomia differenziata, ognuna per sé e non sulla base di priorità o criticità vissute dai malati. Si insiste sulla necessità di aumentare il finanziamento per i privati, quando le risorse per gli stessi impegnate fino ad ora non hanno portato alcun risultato di rilievo in tema di riduzione dei tempi di attesa”. Lo afferma il responsabile regionale Salute del Pd Fvg Nicola Delli Quadri, commentando l’annuncio della prossima applicazione, da parte delle Aziende sanitarie regionali, delle nuove misure per la riduzione delle liste d’attesa.
Sottolineando che “dobbiamo riconoscere e apprezzare le disponibilità degli operatori del servizio sanitario regionale che hanno accolto la richiesta di più ore di lavoro, fino alla sera e nei giorni di consueto riposo”, Delli Quadri esorta l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi a ricordare che “il suo primo dovere istituzionale è quello di essere amico di tutti gli operatori che consumano la loro vita professionale sottopagati, con turni massacranti e in climi di lavoro, a dir poco, deprimenti. Non solo dei privati”.
E riferendosi a quanto prospettato in merito a un’organizzazione in cui “andrebbero al pubblico le urgenze e le emergenze, al privato le attività programmate e ben retribuite”, Delli Quadri sostiene che “questo sarebbe il definitivo sacrificio di un patrimonio di conoscenze, dedizioni, esperienze, capacità organizzative da decenni al servizio e a tutela della salute della popolazione del FVG”. Quindi, ribadisce l’esponente dem “Fedriga e Riccardi non sono la soluzione del problema, ne sono la parte fondante e integrante”.