23 Settembre 2024

Diabete: in Fvg organizzazione confusa e frammentata

DELLI QUADRI: FEDRIGA E RICCARDI SI ASSUMANO RESPONSABILITA’

“L’organizzazione dell’assistenza alle persone con diabete è confusa e frammentata in una Regione di poco più di un milione di abitanti, pari cioè a una azienda sanitaria di una grande città. In Fvg vivono circa 60 mila persone con diabete a vario stato di gravità ed esigenze, che dovrebbero fruire di un modello organizzativo uniforme dal punto di vista dei percorsi, della sicurezza e qualità dell’assistenza. Le persone con diabete hanno tutti diritto a ricevere cure adeguate e essere inserite in un percorso che dia sicurezza e tempistica sostenibile della prevenzione, dell’accesso ad una prima diagnosi, della cura, del monitoraggio e della riabilitazione”.

Lo afferma il responsabile Sanità del Pd Fvg Nicola Delli Quadri, commentando l’avvio della “Rete diabetologica aziendale” nell’Azienda del Friuli Centrale.

Delli Quadri osserva che “la Regione, anche attraverso ARCS che è deputata al coordinamento delle reti cliniche, dovrebbe svolgere il suo ruolo di programmazione monitoraggio dei percorsi di salute delle persone con diabete. Ma ciò non di fatto non avviene”.

“A Trieste la diabetologia è inserita in un dipartimento territoriale – spiega l’esponente dem – a Udine in una struttura clinica universitaria, a Pordenone la struttura dedicata governa l’assistenza della città capoluogo, di Spilimbergo e di Sacile, mentre San Vito, anche se integrato con le altre realtà, ha una sua autonomia. A Pordenone, come avviene a Trieste e Udine non c’è un’unica struttura per il territorio”.

“A Monfalcone opera la struttura che segue le problematiche del piede diabetico di terzo livello. A Pordenone è presente, da poco, un podologo. Nelle altre realtà non risulterebbe tale figura. Chiediamo a chi governa il perché di questa difformità”.

“Dato che è stato pubblicato dalla regione il percorso diagnostico-terapeutico assistenziale del diabete che – aggiunge Delli Quadri – fra l’altro prevede la costituzione di gruppi di lavoro con diabetologi, medici di medicina generale, dietiste, podologo e psicologo. Chiediamo di sapere a che punto è l’applicazione locale e completa di tale Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA)”.

“È ora che Fedriga e Riccardi si assumano qualche responsabilità di governo regionale e qualità dell’assistenza – conclude – anche alle persone con diabete”.

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