17 Settembre 2010

Menis (PD): sanità, l’utile non è un segnale positivo

Più in generale comunque, qualunque spiegazione si voglia dare a questo risultato, sarà comunque incoerente con le decisioni portate avanti da questa Giunta in materia sanitaria, prosegue Menis, analizzando la possibile origine dell’attivo. Se infatti l’attuale conformazione della Sanità non è soddisfacente, e il risparmio consegue all’incapacità di spendere o di erogare certe prestazioni, come sembrano presuppore le diverse proposte di riforma avanzate sin dall’ultimo piano socio-sanitario, allora le risorse andavano impiegate prima e meglio per tamponare le situazioni critiche investendo sui servizi. Qualora invece un esito così positivo dei conti sia da attribuire alla capacità gestionale delle varie realtà del territorio allora è necessario ripensare alcune proposte di riassetto del sistema che vedrebbero penalizzate proprio queste ultime.
L’unica realtà di cui è possibile valutare il bilancio è l’Agenzia Regionale della Sanità – conclude – che ha fatto registrare un attivo di quasi un milione e 900 mila euro. Un ente per cui, evidentemente, efficienza ed efficacia non sono stati motivi sufficienti a garantirne la sopravvivenza, sintomo che sono altri i criteri a cui è affidato il governo della sanità.

Paolo Menis
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