Presentata ieri alla stampa la lista del collegio di Pordenone
Una squadra che si presenta «per proseguire l’attuazione del progetto di rilancio della Regione» e che ha come obiettivi di programma uomo, famiglia, conoscenza, ambiente, formazione e lavoro. E’ quella del Partito democratico. Sull’esclusione dei radicali taglia corto il coordinatore provinciale: non ci hanno nemmeno cercati. «Una bella squadra, composta dai 4 consiglieri regionali uscenti e da 10 nuovi che si candidano per la prima volta», ha premesso il coordinatore provinciale del Pd, Francesca Papais nel corso di una conferenza stampa al Caffè Municipio. Che, sull’esclusione (con relativa protesta) dei radicali ha messo le cose in chiaro: «Non sono stata contattata da nessuno». Concetto rafforzato dal capolista, il vicepresidente della Regione Gianfranco Moretton: «Squadra che vince non si cambia. La compagine è quella di Intesa democratica».
Al via, quindi, le singole presentazioni con le relative proposte programmatiche. Ad aprire è stato lo stesso Moretton: «Siamo l’unica novità nel panorama regionale. Una squadra che intende proseguire l’attuazione del grande progetto di rilancio della Regione con Riccardo Illy che ha ottenuto un maggiore federalismo fiscale e nuove entrate per rafforzare l’autonomia del Friuli Venezia Giulia».
Ha parlato di squadra nuova «al 70 per cento, che rappresenta tutto il territorio» Paolo Pupulin: «Cinque anni fa eravamo ai margini nazionali, oggi siamo al centro di una grande area di sviluppo, l’Euroregione». In Regione «non saremo una lobby, ma un soggetto competitivo per rendere quest’area ancora più competitiva». Per Nevio Alzetta «vogliamo ripartire con la Regione della conoscenza» dopo aver introdotto il reddito di cittadinanza e la carta per la famiglia: «Cinque anni fa abbiamo trovato i cassetti vuoti di progetti, ora li abbiamo riempiti». Leggi «pesanti», come ha sottolineato Daniele Gerolin, «che prossimamente daranno i loro frutti e favoriranno una grande crescita economica».
E’ stato quindi il turno dei progetti delle new entry.
Debora Del Basso, spilimberghese, area civiche, che intende valorizzare le zone montane; Daniela Pillon, assessore di Sacile, intende promuovere l’istruzione e la scuola; Vincenzo Romor, presidente del consiglio di Pordenone, medico di base e vicepresidente dell’Ordine, intende «portare con orgoglio la causa pordenonese in Regione». Maria Paola Galante, sanvitese, consulente del lavoro, punta alla lotta al precariato per incentivare le famiglie; Francesca Cardin, avvocato, ha invocato la flessibilità e la semplificazione delle norme; Monica Pase, assessore di Pasiano e architetto auspica «la continuità nella novità», Marco Angelillo e Sara Furlan, architetti pordenonesi, auspicano rispettivamente la salvaguardia dell’ambiente e una legislazione attenta alla famiglia; Monica Del Zotto, di Cordenons, attenzione al mondo del volontariato.
Il Fiume nel Pd? «Le realtà locali vanno mantenute – puntualizza Romor in chiusura –. Quando si esce dalla città le civiche confluiscono nei soggetti superiori.
Liberamente tratto: Messaggero veneto – Pordenone